A giorni soluzione per i camion e i pedoni. Il municipio ha chiesto di modificare le balaustre
I cittadini di Castel Ritaldi, ma anche gli automobilisti che quotidianamente percorrono la Tuderte, dovranno avere ancora un bel po’ di pazienza prima che il Ponte sul torrente Tatarena si possa dire definitivamente completato.
Perché se è vero che il traffico ha ripreso a scorrere – dopo lo stop estivo per i lavori di manutenzione straordinaria effettuati dalla Provincia di Perugia (che hanno sollevato non poche polemiche tra abitanti e amministrazione comunale “rea” di aver sottovalutato per mesi il progetto costato poi non pochi sacrifici ai residenti) – non sono poche le questioni ancora irrisolte.
Da almeno tre settimane si rincorrono “voci” (rivelatesi in parte delle fake news) che il ponte non avrebbe più la stessa ampiezza, che guard-rail e balaustre non sarebbero a norma, che i camion non riescono ad immettersi agevolmente sulla Tuderte, eccetera, eccetera.
Con i pedoni costretti ancora ad approfittare della passarella realizzata poco più in là sul torrente che però, con l’arrivo dell’inverno e il rischio di bombe d’acqua e piogge a carattere torrenziale, potrebbe diventare inutilizzabile (pericoloso). Quelli disciplinati. Perchè c’è una qualche percentuale di pedoni che, disprezzando la cartellonistica, continuano a preferire il bordo strada del ponte pur di evitare la passarella così da guadagnare qualche minuto. A rischio però di finire investiti.
Dal piccolo comune della Valle umbra sud c’è chi assicura che la sindaca Elisa Sabbatini avrebbe mandato una diffida alla Provincia contestando alcuni lavori, anche se il contenuto resta “riservato”.
Tuttoggi ha sentito così l’ufficio tecnico di Piazza Italia a Perugia per avere il quadro preciso della situazione. Dove si assicura che “i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte rispettando il progetto posto a base della gara d’appalto”.
Una frase che già spazza via la metà dei dubbi e delle fake che si vanno propagando.
“Il ponte ha la stessa dimensione di prima, ovviamente avendo previsto ai lati due camminamenti pedonali, lo spazio carrabile si è ristretto in totale di 60 centimetri, 30 centimetri per carreggiata”. Situazione, ci spiegano, che ha anche i suoi vantaggi, come costringere gli automobilisti a decelerare la velocità dei mezzi.
Il problema dell’immissione dei camion resta (e questa è la vera criticità che si sarebbe potuta e dovuta risolvere) ma dalla Provincia assicurano che giovedì scorso, a seguito di una riunione con i tecnici del municipio, è stato deciso di installare degli specchi che consentiranno ai conducenti di avere una maggiore visibilità.
“In settimana poi adotteremo una soluzione temporanea per i pedoni atteso che la stagione sconsiglia di poter continuare a ricorrere alla passarella”.
Quanto sarà “temporanea” nessuno sa dirlo perché la giunta municipale ha chiesto di sostituire le balaustre che non sarebbero esteticamente in linea con il paesaggio.
“Ci vorrà del tempo per la soluzione che ci è stata proposta, sia per l’acquisto e installazione del materiale, sia per ottenere le nuove autorizzazioni dagli enti preposti” concludono dalla Provincia “a cominciare dalla Soprintendenza”. Meno probabile che si possano trovare soluzioni alternative, e tecnicamente valide con la sicurezza stradale, per il guard-rail che separa la carreggiata dalla balaustra del ponte. Insomma, per questo ponte bisogna proprio portare ancora pazienza.
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