“In una nota scuola di Foligno, un maestro supplente entra in classe, guarda un bambino di colore, e chiede al resto dei compagni: Bambini vero che è brutto?”
Quindi, va alla finestra, traccia un segno sul vetro ed ‘invita’ il bimbo di colore a girarsi e guardare fisso verso fuori, in maniera tale da non vederselo difronte.
Incredibile ma vero: la segnalazione / denuncia è comparsa questa mattina attraverso un post su social, poi rimosso, ma confermata alla nostra redazione direttamente da genitori degli alunni coinvolti – loro malgrado – nella vicenda.
Vicenda che è già finita all’attenzione di un legale e che procederà ora per vie giudiziarie.
Ma non finisce qui: il maestro supplente infatti – sempre stando alle dichiarazioni raccolte – si sarebbe comportato allo stesso modo addirittura con la sorellina del bambino di quinta elementare, presente in un’altra classe, all’interno della stessa scuola elementare folignate.
“Un altro giorno – fanno sapere – è entrato in un’altra aula, ed ha ripetuto la stessa scena con la sorellina. Ha detto difronte a tutta la classe che era brutta, ed ha poi chiesto ai compagni se la ritenessero anche loro brutta, per poi invitarla a guardare fuori dalla finestra”.
Tali episodi sarebbe stati confermati praticamente all’unanimità dal resto dei compagni di classe, ed i genitori si sono mossi di conseguenza, portando per prima cosa la vicenda all’attenzione del dirigente scolastico.
“Il maestro – aggiungono i genitori – si sarebbe giustificato (con la dirigente scolastica ndr) sostenendo che si trattasse di una sorta di esperimento sociale aggiungendo che si sarebbe ispirato ad altri casi analoghi presenti anche in rete”.
A commentare la segnalazione / denuncia apparsa su social, era intervenuto direttamente anche il sindaco Nando Mismetti, che chiedeva delucidazioni e sarebbe poi stato messo al corrente della vicenda.
Un caso delicato e grave, stando ai racconti, che ora avrà strascichi giudiziari e sicuramente anche politici.