Il prossimo 8 giugno alle ore 20,30 presso il Teatro comunale di Montefalco, si svolgerà un incontro pubblico di presentazione della campagna nazionale promossa da SEL “Ieri la precarietà. Ora la vita. Idee e proposte per il lavoro”.
Il tema del lavoro è centrale nell’agenda e nell’azione politica di SEL, e lo è da molto tempo, da quando la precarietà, da condizione transitoria giovanile, funzionale all’ingresso nel mondo del lavoro, è diventata caratteristica strutturale per milioni di uomini e – soprattutto – donne, di tutte le età. Nonostante la cosiddetta “Riforma del lavoro” del Ministro Fornero, restano circa 46 le tipologie contrattuali con cui spesso vengono camuffati veri e propri rapporti di lavoro subordinato, senza il riconoscimento dei corrispondenti diritti e garanzie; d’altra parte, la disoccupazione, che colpisce in particolare le donne, crea un enorme esercito di riserva, pronto a sostituire coloro che non si piegano alle regole dello sfruttamento e del ricatto.
La “flessibilità buona”, che dalla metà degli anni ’90 ci era stata presentata come fonte di nuove opportunità e di valorizzazione delle competenze, ha mostrato il suo vero volto fatto di lavoro incerto, scarsi salari, garanzie inesistenti, insicurezza e un intollerabile corollario di privazione di futuro. Ed è in questo contesto che il Governo Monti, Confindustria e la destra economica e finanziaria, hanno fatto passare l’idea, ingiusta e inaccettabile, quanto economicamente e oggettivamente infondata, che per uscire dalla crisi bisogna aumentare ancora la flessibilità in uscita. La recente approvazione in Senato della cosiddetta “Riforma del lavoro” del Ministro Fornero, avvenuta con il plauso pubblico della Capogruppo PD al Senato, Finocchiaro, e la modifica dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori che riguarda i licenziamenti individuali senza giusta causa o giustificato motivo, ovvero discriminatori, consentirà, di licenziare più facilmente il lavoratori, prevedendo il solo indennizzo economico per il lavoratore licenziato per motivi economici e non più l’obbligo del reintegro! E’ passato cioè il messaggio, assai negativo, che con un po’ di denaro si ha la libertà di togliere illegittimamente il futuro alle persone!
SEL ritiene necessario mettere in campo un modello di sviluppo alternativo a quello competitivo e neoliberista, che ha causato l’attuale crisi economia e finanziaria: occorre restituire centralità al lavoro subordinato a tempo indeterminato, disincentivare il ricorso al precariato, estendere diritti e garanzie alle categorie che ora ne sono prive, riformare, estendendoli, gli ammortizzatori sociali introducendo il reddito minimo di cittadinanza, per il quale SEL sta avviando una campagna nazionale di raccolta firme, e avviare una lotta radicale contro il lavoro nero, l'illegalità, le mafie e l'economia sommersa.
Questi i temi al centro del dibattito promosso da Sinistra Ecologia e Libertà, introdotto e coordinato da Alessandra Massari, segretaria del circolo “Enrico Berlinguer”, di Spoleto-Campello-Castel Ritaldi e Montefalco, che vedrà l’intervento di Giuliano Granocchia, già Assessore provinciale alla formazione ed esperto delle politiche del lavoro e di Gigi Bori, segretario regionale di Sinistra Ecologia Libertà. Sono stati invitati a partecipare i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, lavoratori e lavoratrici, studenti e precari.