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Per il 'dopo Romagnoli' i socialisti propongono a Mismetti la giovane new entry Stefania Mancini

Claudio Bianchini
Dopo le dimissioni irrevocabili del vicesindaco Massimiliano Romagnoli, si apre già la corsa per la successione, ma a quanto pare, il futuro braccio destro del sindaco Nando Mismetti, non sarà un socialista. I giochi politici si sono del tutto riaperti, e spetta ora ai partiti che fanno parte della coalizione di centrosinistra, trovare la quadratura del cerchio.

La new entry Stefania Mancini – Sembrerebbe aprirsi una partita tutta in rosa, sia per l’ingresso in giunta che per aggiudicarsi la seconda poltrona a Palazzo Comunale. Le protagoniste, stando alle indiscrezioni più accreditate, saranno la new entry Stefania Mancini e l’attuale assessore alla Cultura, Elisabetta Piccolotti, ma ora spunta anche il nome della 'civica' Maria Frigeri. Il Partito socialista ha scelto infatti di giocarsi una carta a sorpresa, avanzando un nome praticamente sconosciuto al mondo politico locale. Si tratta, per l’appunto, della 35enne Stefania Mancini, educatrice scolastica diplomata all’istituto magistrale “Beata Angela” di Foligno, suo padre è il presidente della pro loco di Cave. Lo scorso 8 marzo, la ragazza è stata eletta come componente del direttivo della nuova sezione del Psi “Quelli della Nenni” tenuta a battesimo dal segretario regionale Aldo Potenza, e dall’assessore regionale Silvano Rometti, di cui è segretario proprio il consigliere comunale Roberto Ciancaleoni. Una scelta strategica, sia per lo schema delle quote rosa, che per la logica della valorizzazione della cosiddetta società civile.

Consiglieri a bocca asciutta – C’è però da rilevare il fatto che, l’eventuale passaggio in giunta di uno due consiglieri del gruppo socialista, avrebbe fatto arrivare sugli scranni del Consiglio comunale, Maria Cristina Santevecchi, prima dei non eletti, attualmente componente del consiglio d’amministrazione dell’Afam, ma soprattutto in linea con l’ex vicesindaco Romagnoli. Meglio indicare una giovane esterna quindi, che comunque non potrebbe certo ambire ad assumere la seconda carica amministrativa della terza città dell’Umbria.

L'opzione Piccolotti – Il posto che fu del Psi, ironia della sorte e della politica, potrebbe così finire a Sel, o meglio all’assessore Elisabetta Piccolotti, esponente nazionale dei vendoliani, che per un soffio ha mancato l’elezione come onorevole umbro alla Camera dei Deputati. Sinistra Ecologia e Libertà infatti, conta due consiglieri comunali, proprio come il Psi, e in questo modo si rinsalderebbe anche un asse con il Partito Democratico, che in Parlamento è ormai salato.

Il Pd resta alla finestra – Lo stesso Pd, già alle prese con beghe interne nazionali e locali, resterebbe così fuori da eventuali rimpasti di giunta, tenendo al riparo i suoi assessori, considerando pure che per Stella è già pronta una richiesta di revoca presentata da Impegno Civile. La soluzione più accreditata potrebbe quindi essere quella di una redistribuzione delle deleghe tra l’aspirante nuova assessore allo Sport e Politiche giovanili, e la papabile futura vicesindaco.

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