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Per i Vigili Urbani sono ‘inaccettabili’ le parole del sindaco

“L’unico disprezzo verso la città, i lavoratori e le regole democratiche che emerge non è certo quello dei vigili urbani.Rimaniamo increduli di fronte alle ultime, inaccettabili dichiarazioni del sindaco Nando Mismetti”.

Questa la dura replica dei sindacati della Polizia Municipale al primo cittadino.

“Appare chiaro il tentativo di far cadere la responsabilità delle proprie azioni su chi le subisce. Disprezzo? Mancanza di rispetto? Irresponsabilità? Anziché cercare soluzioni concrete – scrivono nella nota di risposta – al di là delle promesse, vengono inaspriti i toni, insultando i lavoratori. Se il sindaco pensa di piegare i lavoratori ed il sindacato con la prepotenza, si sbaglia.

I vigili urbani quindi non hanno intenzione di arretrare di un passo ed anzi, rilanciano con forza la loro battaglia.

“I lavoratori che danneggiano la produzione facendo sciopero, disprezzano forse l’azienda per la quale lavorano? Di fronte a questo attacco ad un diritto costituzionale come lo sciopero nessuno, proprio nessuno, interviene a stigmatizzare questi comportamenti e questi toni? Il sindaco mischia disinvoltamente pere con mele, nel tentativo di far credere che nulla è stato tolto alla polizia municipale. I 450 euro di cui parla – precisano i rappresentanti sindacali – non vengono percepiti in busta paga dai lavoratori, i quali quindi, vedono ulteriormente calare il potere d’acquisto della propria famiglia, in aggiunta al blocco contrattuale. È lesa maestà non accettarlo passivamente? Tra la gente, di fronte a questi atteggiamenti, il sentimento che circola è purtroppo il timore di scatenare le ire di chi detiene il potere. Ebbene – sottolineano – i vigili non hanno paura e danno l’esempio”.

La lunga nota scende anche nel merito amministrativo economico della vicenda.

“Ci dica, il sindaco, visto che fornisce i numeri, quanto ha tagliato nel 2013 al comandante dei vigili rispetto al 2012. E il 2014? Ma i 450 euro non li percepisce, secondo regolamento, anche il comandante? Iniziamo a credere che la volontà politica sia quella di annientare ogni tentativo dei lavoratori di ribellarsi ad un sistema sempre più autoreferenziale, e che sia proprio questo il problema: consentire ai lavoratori di ottenere qualcosa con la protesta rischia di far comprendere che ribellarsi si può. La richiesta dei vigili doveva e poteva essere accolta immediatamente. È solo un problema di volontà politica – sostengono i sindacati della Polizia Municipale – che evidentemente non c’è.

E non manca una stoccata finale.

“La responsabilità dimostrata garantendo la vigilanza sui bambini anche in occasione dello sciopero non ha spinto il sindaco a trovare soluzioni. Se fosse stato per l’amministrazione, i cittadini si sarebbero dovuti arrangiare da soli. Anche stavolta l’intenzione è la stessa, il sindaco – concludono – vorrebbe far credere che sono i vigili a dimostrare disprezzo”.

Il responsabile aziendale Csa Roberto Antonini
Il responsabile regionale coordinamento Polizia locale UILFPL Andrea Russo
Il responsabile aziendale SULPL Giorgio Trasciatti