Fare la spesa è ormai diventato un problema per ogni famiglia. Quanti fanno spesa in più di un supermercato per andare a cercare il prezzo migliore di una merce piuttosto che di un'altra? Tanti, e per tanti arrivare a fine mese è sempre più difficile. Dopo il 2001, con l'introduzione dell'euro, tutti i prodotti, anche quelli di primo consumo, hanno subìto un'impennata del costo e il potere d'acquisto degli stipendi, invece, non è mutato di una virgola nel passaggio monetario. Basta fare dei piccoli raffronti, anche prendendo in considerazione un breve lasso di tempo, per rendersi conto come nel comune di Foligno si siano verificati degli aumenti, in alcuni casi, anche di un certo peso. Dati registrati dall'Osservatorio regionale dei prezzi e che sono aggiornati fino a marzo di quest'anno.
Per i prodotti alimentari e bevande analcoliche fra marzo e febbraio 2008 c'è stato un aumento dello 0,6%; in un anno, da marzo 2007 a marzo 2008, il prezzo è cresciuto del 5,3%. Prendendo come parametri i due diversi intervalli di tempo andiamo a vedere l'andamento del mercato di altri prodotti. Abbigliamento e calzature sono aumentati dello 0,3% in un mese dell'1,4% in un anno. Per l'abitazione, acqua, elettricità e combustibili 0,3% in un mese, 5,9% in un anno. Il costo dei trasporti cresciuto in un mese dell'1,2%, in un anno del 5,3%. Servizi ricettivi e di ristorazione sono gravati sulle tasche della gente di una percentuale di 0,4 in più (febbraio-marzo 2008), di 4,1 in più (da marzo 2007 a marzo2008).
Soltanto due settori hanno pesato un po' di meno sul menage delle famiglie folignati: quello sanitario (spese per la salute) calato dello 0,2% in un mese e dell'1,8% in un anno, e quello ricreativo (spettacoli e cultura) diminuito negli stessi tempi dello 0,3% e dello 0,7%. Momenti difficili che richiedo più che mai una particolare oculatezza nel gestire le entrate per una spesa più che mai intelligente.
(Valentina Ballarani)