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Penne stilografiche italiane: dalla prima fabbrica alle innovazioni esclusive

Simbolo di eleganza e fascino, la penna stilografica rappresenta anche l’eccellenza dell’alto artigianato italiano. Le penne stilografiche Montegrappa, ad esempio, sono state battute all’asta per cifre record e sono le più apprezzate dai collezionisti appassionati di tutto il mondo.

Negli anni lo storico brand con sede a Bassano del Grappa ha ampliato la produzione con edizioni limitate di penne stilografiche dal design curato nei minimi dettagli e con edizioni continuative che sono diventate primaria ispirazione per la scelta di regali ideali per traguardi importanti.

Non solo strumento da scrittura, ma anche e soprattutto accessorio di classe: così la stilografica si prende di diritto un posto nell’elenco dei simboli dello stile Made in Italy, frutto della combinazione vincente di storia e cultura della penisola adagiata nel Mediterraneo.

La storia delle penne stilografiche Made in Italy attraverso l’evoluzione di tecnica e design

La storia della prima fabbrica di penne italiane ha inizio nel 1912, quando esplode l’esigenza di uno strumento da scrittura accessibile che consentisse di dare il via a scambi epistolari intensi. Così nascono le prime penne stilografiche a Bassano del Grappa, modelli iconici che hanno inaugurato una produzione sempre più raffinata e innovativa.

Una delle tappe importanti nell’evoluzione stilistica di Montegrappa arriva nel 1915, quando il profilo del campanile della chiesa privata di Casa Erizzo diventa fonte d’ispirazione per il design della penna Reminescence. La silhouette ottagonale della penna viene ad essere così un’identità distintiva per il marchio di penne italiane.

Nel 1928 la fabbrica conosciuta con il nome di Elmo diventa Montegrappa, in onore del gigante naturale che sovrasta il paesaggio. Oltre all’innovazione nel naming arrivano importanti novità anche per quanto riguarda il look delle penne che vengono declinate in vesti cromatiche scintillanti e audaci.

Dieci anni più tardi Montegrappa lega il suo destino alla famiglia Aquila, attraverso la figura di Leopoldo Tullio, commerciante di cancelleria appassionato di penne. Da questo momento comincerà un fruttuoso sodalizio che porterà nel 1981 Gianfranco Aquila, diventato il cliente più importante dell’azienda, a presentare un’offerta per rilevarla. Viene così inaugurata una nuova era, forse la svolta più importante per le stilografiche italiane.

Tante sono state negli anni le penne iconiche che hanno segnato le tappe evolutive della storia di Montegrappa. Nel 1992 vengono prodotte 1.912 penne in argento (cifra che ricorda l’anno di fondazione della fabbrica) per celebrare l’ottantesimo anniversario di vita dell’azienda. Nel 1995 la penna Dragon è vista come uno strumento da scrittura assolutamente rivoluzionario, frutto della visione avanguardista di Giuseppe Aquila. E poi ancora, nel 2000, Montegrappa firma una prestigiosa edizione limitata per celebrare Papa Giovanni Paolo II e il Grande Giubileo della Chiesa Cattolica.

Dopo nove anni di gestione Richemont dell’azienda, la famiglia Aquila torna al timone: il design si fa sempre più ricercato e si moltiplicano le edizioni limitate dedicate ai grandi capolavori della letteratura, del cinema e della lirica.

Il presente e il futuro della stilografica italiana: digital detox e personalizzazione

In un mondo invaso dal digitale, in cui non sembra esserci spazio per la scrittura manuale, si è invece invertita la tendenza: la necessità di disintossicarsi dall’eccessiva tecnologia ha spinto le persone a riavvicinarsi agli strumenti di scrittura tradizionali, soprattutto se frutto dell’eccellenza artigiana italiana, come nel caso delle penne stilografiche Montegrappa.

Un ulteriore passo verso l’esclusività è stato compiuto dal brand di Bassano del Grappa con il lancio di due piattaforme di personalizzazione, Atelier e Configuratore, per permettere agli utenti di creare la penna dei propri sogni con le caratteristiche desiderate.

La penna stilografica è così diventata possibilità di scrittura quotidiana per tutti, da configurare secondo le proprie esigenze di scrittura, ma anche secondo i propri gusti, che si esprimono attraverso la scelta di vesti cromatiche più e meno neutre e dettagli personalizzati, come le iniziali sull’ambigramma della penna. La prima fabbrica di penne italiane ha fatto la Storia degli strumenti da scrittura e ora ne scrive un futuro, sempre più radioso.