Sa.Mi.
Il medico resterà in carcere. Questa la decisione del giudice Giangamboni.
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La notizia shock è trapelata nelle scorse ore. Un medico perugino, di 73 anni è stato arrestato con la pesantissima accusa di detenzione e condivisione di materiale pedopornografico.
L'indagine è partita dalla polizia postale attraverso i normali controlli della rete. E nella rete, ma questa volta non quella informatica, è caduto l'uomo, molto conosciuto nel territorio. Partendo dall'individuazione di soggetti che avevano scaricato file proibiti, gli inquirenti hanno proceduto con la perquisizione nella casa del sanitario.
Proprio qui sono saltati fuori video e foto con ritratti minori. Moltissimo materiale, evidentemente così tanto da non poter certo significare per gli inquirenti un errore di navigazione, ma una vera e propria attività di ricerca mirata da parte dell'uomo. Oltre a questo nei reati a lui ascritti vi è anche la “condivisione” ovvero, l'invio a sua volta ad altri soggetti interessanti al “raccapricciante” materiale.
Oggi si è svolto in carcere a Capanne l'interrogatorio di garanzia da parte del gip, Carla Maria Giangamboni, che ha convalidato l'arresto, riservandosi di decidere sulla misura cautelare. L'uomo non si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore, Massimo Casucci, proseguono per risalire ad altri possessori di materiale pedopornografico, forse gli stessi in contatto con il medico ora dietro le sbarre.