Sei anni di reclusione per la mamma, 9 per il papà che secondo le agghiaccianti accuse avrebbero abusato della loro bimba, scambiandosi materiale pedopornografico con lei come protagonista. Arriva a 4 mesi dagli arresti per pedofilia della donna residente in provincia di Terni (a Baschi per la precisione) la sentenza di condanna, in primo grado e con rito abbreviato, emessa dal tribunale di Firenze.
Alla umbra quarantenne – ora agli arresti domiciliari – vengono contestati i reati di violenza sessuale aggravata su minore (pedofilia, appunto), produzione e diffusione di materiale pedopornografico sulla bimba.
Condannato per gli stessi reati anche il quarantenne di Grosseto papà della bimba, tuttora in carcere. Per lui la pena è a 9 anni di reclusione. Mentre a 6 anni è la condanna per l’altra donna coinvolta nella terribile vicenda, una 37enne di Reggio Emilia, mamma di una bambina più grande anche lei oggetto di attenzioni morbose da parte del grossetano.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la donna di Baschi e l’uomo, dopo il concepimento della figlia (inizialmente si era ipotizzato proprio per scopi sessuali), avrebbero mantenuto contatti, scambiandosi fotografie e video sui cellulari attraverso Whatsapp e Telegram. E sempre lei avrebbe indicato al grossetano un libro trovato su internet su come adescare minori senza farsi scoprire. L’uomo, inoltre, avrebbe in più occasioni chiesto alla ex compagna di vedere la bimba per abusare di lei. Una vicenda di pedofilia che era stata scoperta poi dalla polizia postale della Toscana indagando su una chat di Telegram.