Neanche il tempo di scegliersi il direttore amministrativo (Enrico Martelli) e c’è subito un’emergenza da affrontare per il neo commissario dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Marcello Giannico. A luglio, infatti, rischia di essere interrotto il reparto di Pediatria. La cui funzionalità è messa a rischio dalla carenza di personale.
Degli 11 pediatri in organico, infatti, ce ne sono appena 5 disponibili in servizio. E così dal 17 luglio, salvo interventi tampone dell’ultima ora, stop a molte prestazioni ambulatoriali per i bambini. A cominciare da quelli specialistici (Gastroenterologia, diabetologia, endocrinologia, reumatologia e allergologia).
Ma a fine mese, se non si troverà una soluzione, potrebbe temporaneamente chiudere i battenti la stessa Pediatria. Perché 5 pediatri, anche annullando il piano ferie, non possono garantire il servizio in un ospedale dove in un anno si effettuano 18mila visite a bambini e 3mila ricoveri.
“Le problematiche del reparto di Pediatria di Perugia mi sono state rappresentate dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, sin dal primo momento della mia nomina, come una priorità da affrontare” comunica il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Marcello Giannico.
Il quale spiega: “Con l’arrivo del direttore amministrativo, Enrico Martelli, si è completata la Direzione aziendale e nei prossimi giorni lavoreremo per individuare le risorse e definire le procedure per l’affidamento di incarichi professionali aggiuntivi, in modo da risolvere le criticità esistenti scongiurando una riduzione del servizio“.
Insomma, non c’è solo l’emergenza Covid a cui far fronte, anche in chiave preventiva. Dopo l’approvazione del Piano di potenziamento degli ospedali (con le polemiche su Pantalla) per l’eventuale nuova ondata del virus, torna l’emergenza estiva per le carenze di organico in sanità. Accentuate, quest’anno, dalle prestazioni rimaste indietro a causa del lockdown.
E per scongiurare la chiusura di Pediatria ed anche il ridimensionamento dei servizi ambulatoriali destinati ai bambini si muove anche la politica.
Il gruppo consiliare di Perugia di Fratelli d’Italia chiede all’Amministrazione comunale di farsi carico di rappresentare alla Giunta Regionale e alla Presidente Tesei il disagio della città per il rischio chiusura del reparto di pediatria per mancanza di medici sufficienti a garantirne i molteplici servizi che offre.
“Non possiamo permettere che il principale ospedale del capoluogo – dichiarano Riccardo MencagliaFotinì GiustozziPaolo BefaniFederico LupatelliMichele Nannarone – si privi di un reparto così importante e che soprattutto in questi mesi di emergenza sanitaria ha offerto, tra l’altro, un servizio di cura dedicato ai minori ammalati di Covid – una delle prime strutture sanitarie a farlo – e che ha rappresentato un punto di riferimento ed una eccellenza nella storia della nostra città”.
“La sanità umbra ha già pagato un prezzo troppo alto in questi anni per le evidenti inefficienze e le commistioni imputabili alla vecchia gestione politica e questa vicenda ne costituisce l’ultimo residuo. Siamo certi che la nuova Giunta regionale” concludono i consiglieri di FdI “scongiurerà questo scenario quanto prima che oltre che rappresentare una sconfitta per la regione Umbria sarebbe drammatica per le famiglie e per i bambini”.
Sollecitazioni affinché venga scongiurata la chiusura di Pediatria sono arrivate anche da Pd e Forza Italia.
“E’ proprio caso di dirlo, la sanità umbra perde i pezzi” attacca la senatrice umbra del Movimento 5 stelle Emma Pavanelli. “L’assessore alla Sanità della giunta Tesei – prosegue l’esponente pentastellata – cosa racconterà a tutti gli umbri che, a breve, saranno costretti ad andare fuori regione per curarsi?“.