Il tema dei “Piani eliminazione barriere architettoniche” (Peba) è approdato ieri (27 gennaio) nella Seconda commissione regionale, presieduta da Valerio Mancini.
La Commissione ha ascoltato i rappresentanti delle associazioni “Il Mosaico 2.0” (Città di Castello) e Terni Valley in merito all’attuazione, in Umbria, della legge nazionale sull’eliminazione delle barriere architettoniche.
Dagli interventi è emerso che la normativa imporrebbe, da oltre 30 anni, l’eliminazione delle barriere che limitano il diritto alla mobilità. Nei decenni l’attività dei Comuni, a cui spetterebbe l’adozione dei Peba, sarebbe stata molto marginale, non consentendo il raggiungimento delle finalità della legge: nessuno dei 92 Comuni umbri, infatti, si sarebbe mai dotato del Piano.
Alcune regioni come Lombardia, Veneto, Puglia, Lazio e Friuli, avrebbero stanziato fondi per agevolare le Amministrazioni comunali nell’affidamento a professionisti esterni per la redazione dei Piani. Si tratterebbe di “buone pratiche” che anche l’Umbria potrebbe attuare per realizzare quanto previsto dalla legge nazionale.
Francesca Peppucci (Lega) ha proposto di “coinvolgere Anci e federazioni delle associazioni che si occupano dei diritti dei disabili” mentre Michele Bettarelli (Pd) ha chiesto di “approvare un atto di Commissione affinché nel prossimo bilancio della Regione vengano stanziati fondi per aiutare i Comuni a predisporre i Peba”. L’assessore regionale Enrico Melasecche ha raccolto le indicazioni dei consiglieri, ipotizzando un primo stanziamento già dal prossimo assestamento di bilancio. Ha inoltre annunciato che “le prossime forniture di autobus per il trasporto pubblico locale dovranno prevedere l’assenza di barriere e ostacoli per gli utenti”.
“Finamente la Regione Umbria inizierà un percorso importante che la vedrà come soggetto organizzatore dei Peba – ha dichiarato Annalisa Costa, presidente dell’Associazione “Il Mosaico 2.0” – promettendo fondi per l’eliminazione delle barriere da destinare ai Comuni richiedenti. Siamo felici che venga recepita una normativa (41/86) da troppo tempo ignorata. Ciò che è stato detto in Commissione è un primo step, ma di fatto la Regione si impegna a fare da raccordo con tutti i Comuni e noi saremo vigili perché possa avvenire. Per il Mosaico è un ottimo risultato perché si cominciano a dare risposte e speranze ai nostri ‘amici in carrozzina’, cioè a chi quotidianamente vive la disabilità”.