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PdCi, la proposta di Neri per le modifiche allo Statuto comunale di Perugia

Redazione

PdCi, la proposta di Neri per le modifiche allo Statuto comunale di Perugia

Mer, 19/09/2012 - 16:28

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Questa mattina, nella Sala ex Giunta di Palazzo dei Priori, si è tenuta la conferenza stampa del consigliere Pierluigi Neri (PdCI) per illustrare le proposte di modifica allo Statuto comunale, con lui il segretario PdCI di Perugia Cesare Megha.

“Le carenze dello Statuto attuale – “Da una lettura degli articoli fondativi della Comunità Perugina- – ha esordito il capogruppo PdCI -– è emerso che vi sono affermazioni che non consentono ad oggi di indicare quelle che sono le caratteristiche identitarie della cultura cittadina, ma sono presenti anche alcune importanti omissioni. Per tali ragioni c’' erano nel 2009 e ci sono ancora oggi, soprattutto alla luce della candidatura di PerugiAssisi a capitale europea della cultura 2019, alcune situazioni che richiedono puntuali affermazioni di principio””.

Le modifiche – Gli articoli dei quali Neri ha proposto la modifica sono nel dettaglio i numeri 1 (Lo statuto: principi fondativi), 2 (sede, stemma, gonfalone), 3 (Perugia Capoluogo regionale), 4 (Comune e Comunità internazionale), 5 (città e cittadinanza), 6 (città e territorio), 7 (albo d’oro). “

Art.4- Così riscritto da Neri: “La città di Perugia è attiva protagonista dello sviluppo culturale e scientifico della comunità internazionale. L'’azione formativa a vantaggio delle giovani generazioni italiane ed internazionali svolta dall’Università degli studi, dall'’Accademia di belle arti, dal conservatorio di musica, dall’' Università per stranieri, collocano Perugia al centro di incontri tra popoli e culture di ogni parte del mondo. Il Comune di Perugia, a partire dalle sue dirette competenze, opera e promuove iniziative volte a rafforzare la reciproca conoscenza ed il rapporto tra le diverse culture. Il Comune di Perugia considera le istituzioni universitarie e di altra istruzione e formazione protagoniste essenziali per la conferma ed il consolidamento del tratto identitario di Perugia di città della comunità internazionale”.

Art5- Dedicato in sostanza al principio dell’interculturalità: “La città di Perugia in attuazione del suo tratto identitario di città della cultura e della comunità internazionale, opera per la concreta attuazione del diritto di cittadinanza esteso alla variegata comunità studentesca, imprenditoriale, lavoratrice, italiana e straniera che è, nel rispetto dei doveri di cittadinanza, parte essenziale della comunità perugina e fattore strategico per il suo sviluppo economico, culturale e sociale. Il Comune di Perugia attiva promuove e favorisce ogni iniziativa volta a realizzare la reciproca conoscenza e la valorizzazione delle diverse culture. L’obiettivo della interculturalità è il riferimento per realizzare una compiuta azione di cittadinanza responsabile. Il Comune di Perugia realizza, a partire dalla istituzione della figura del consigliere comunale aggiunto, il progressivo inserimento della comunità straniera nelle azioni istituzionali di governo della città e della comunità. Il Comune di Perugia, erede ed interprete della cultura della pace, della non violenza e dei diritti umani ispira la propria azione agli ideali di pace, solidarietà e cooperazione fra i popoli”.

L' Art.6 è un altolà alla cementificazione- A fronte dell' ’eccessivo consumismo del territorio, che mette a rischio il concetto di città vissuta trasformandolo in mero luogo del consumo, bisogna riaffermare con forza valori che sono da sempre propri della città”. Si pensi, appunto, all’' art. 6 secondo cui “il Comune attribuisce al territorio il tratto qualificativo di bene culturale generale. Il territorio è connotato identitario della comunità perugina nella consapevolezza della sua unicità e irriproducibilità. Il Comune opera per la conservazione, tutela, riqualificazione e valorizzazione dei beni culturali pubblici e privati che costituiscono il tessuto unitario ed unificante della comunità”.

I beni comuni- Rispetto alla proposta avanzata nel settembre 2009, Neri ha aggiunto altresì l’'ipotesi di inserire nello statuto un nuovo articolo, dedicato al tema dei beni comuni. ““Alla luce della petizione popolare tesa a modificare proprio lo statuto, recentemente presentata dai cittadini e poi discussa in Commissione, ho preso spunto per presentare questo nuovo articolo su una questione in sè indiscutibile, ma che non ha ancora trovato da parte del legislatore italiano il modo per essere esplicitata”. La proposta prevede che, in relazione a quei beni ritenuti comuni (acqua, aria, ambiente, ecc.), essi vengano considerati diritto generale dei cittadini, con conseguente necessità di una loro gestione pubblica. Le modalità operative del servizio, poi, dovranno perseguire gli obiettivi della prevenzione e tutela ambientale, di corretta gestione delle risorse e della sostenibilità delle tariffe, rapportandosi costantemente con l’aggiornamento della ricerca scientifica e le conseguenti innovazioni tecnologiche. Ciò per evitare che, in questo settore così importante per la cittadinanza, trovino spazio meri interessi privati, finalizzati al solo sfruttamento della risorsa per fini di guadagno e bilancio”.

L' iter- La proposta di modifiche allo statuto presentata da Neri sarà adesso al vaglio della Prima commissione consiliare permanente e di seguito passerà al voto in Consiglio Comunale.

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