Il Partito Democratico dell’Umbria elegge Marzo mese della cultura e lo fa con tre iniziative importanti che mettono al centro della discussione il fattore culturale come volano per lo sviluppo economico dell’Umbria. A presentare il programma il Segretario Lamberto Bottini, il coordinatore del dipartimento cultura della segreteria regionale Nicola Mariuccini e il responsabile dei dipartimenti per la segreteria regionale Valerio Marinelli.
“La cultura, insieme all’ambiente e al turismo, occupano un posto rilevante nelle politiche regionali – afferma Bottini – . L’Umbria attrae i turisti perché detiene un patrimonio storico artistico e culturale importante, oltre ad essere sede di importanti manifestazioni internazionali attorno alle quali ruota l’economia locale. Abbiamo pensato di dedicare il mese di marzo alla cultura, coinvolgendo soggetti e operatori che fanno parte di questo mondo.”
Ad elencare gli eventi programmati Nicola Mariuccini; si parte con un primo evento il 12 Marzo al Teatro Pavone di Perugia, dal titolo “Cultura del Paesaggio: dal piano regionale a una nuova vita del patrimonio culturale”, dove sarà presente Roberto Cecchi, sottosegretario del Ministero dei Beni Culturali, che porterà esempi concerti di gestione del patrimonio e in particolare per l’Umbria, le politiche attuate per ristrutturare l’arco etrusco; Il 26 marzo a Foligno, nella sede del Palazzo Comunale, l’incontro dal titolo “Scegliere l’arte e la cultura come mestiere” dove a raccontare la propria esperienza da addetti ai lavori saranno attrici come Isabelle Adriani ed il regista attore Marco Baliani, ed infine l’iniziativa del 30 marzo presso la sede dell’Accademia di Belle Arti di Perugia dal titolo “Volta la carta. Storie di cultura digitale” dove a parlare questa volta sarà il famoso economista e scrittore Luca De Biase che affronterà il tema della cultura sul versante delle nuove tecnologie.
A chiudere la conferenza l’intervento di Valerio Marinelli che ha ricordato l’impegno del PD per valorizzare la cultura con un percorso che è “iniziato già qualche mese fa con gli stati generali della cultura con i quali ci siamo rivolti agli operatori del settore. Le iniziative che abbiamo messo in campo sono innovative e non banali o scontate e puntano – continua Marinelli – a cercare nuove proposte e contributi utili. La cultura – conclude – ha fatto la fortuna dell'Umbria, e la qualità della vita passa dal fatto che le persone non subiscono la cultura ma ne sono parte attiva.”
Nicola Palumbo