Tutto valido e regolare. Nessun annullamento, nessuna ripetizione del voto. Stiamo parlando della vicenda dei ricorsi contro i Congressi del Pd di Umbertide, che crearono un polverone all'interno della sezione cittadina lo scorso 27 ottobre. Una nota dello stesso partito, che riportiamo integralmente di seguito, chiarisce tutti i fatti.
“Per fortuna qualche volta la verità, alla fine, viene accertata e dichiarata. La Commissione di garanzia regionale ha messo definitivamente la parola fine alla vicenda davvero incredibile dei ricorsi contro i Congressi del PD ad Umbertide.Una decisione logica, limpida e chiara, che ha posto fine ad una situazione al limite del surreale.
Le cose sono andate così. I ricorsi dei candidati Rossi, Bocerani e Chianella vengono presentati il 26 ottobre alla commissione provinciale per il Congresso. Quest’ultima si riunisce per 4 giorni consecutivi, da lunedì 28 a giovedì 31 ottobre, con sessioni di 2-3 ore, con un unico punto all’ordine del giorno: valutare il fantomatico “caso Umbertide”. Martedì 29 ottobre fa anche un’audizione, ascoltando un folto gruppo di tesserati di Umbertide (circa 25 persone), andati appositamente a Perugia alle 13 di un giorno feriale per chiarire tutto quanto contestato. Nella serata di mercoledì 30 si diffonde la voce che la Commissione avrebbe deciso per la ripetizione dei congressi di tre circoli, su nove totali: voce probabilmente uscita dall’interno della commissione, ma che subito compare su alcuni organi di informazione e che il mattino seguente viene riportata su diversi giornali.
Giovedì 31 la Commissione prende finalmente la sua decisione: non siamo competenti. A decidere deve essere, in base al regolamento per i congressi, la commissione di garanzia provinciale, alla quale si rinviano gli atti. Su tre circoli abbiamo solo fatto delle osservazioni, ma la decisione non spetta a noi.
A commento si aggiunge: ma dopo 4 giorni consecutivi di riunioni ci si accorge di non essere competenti a decidere? Incredibile.
La commissione di garanzia provinciale si riunisce martedì 5 novembre, nel pomeriggio, e dopo 10 giorni dai ricorsi si arriva finalmente ad una delibera: tutti i nove congressi umbertidesi sono validi, tranne uno, rispetto a cui ci sarebbe una irregolarità formale. Facciamo ricorso a questo punto alla Commissione di garanzia regionale, che in data 7 novembre decide definitivamente per la validità e la regolarità di tutti i congressi del PD di Umbertide.
E’ appena il caso di segnalare che nei 12 giorni (!) intercorsi tra i ricorsi e la decisione finale, su alcuni organi di informazione se ne sono lette di tutti i colori: tutto annullato e tutto da rifare, da rifare tre circoli o forse quattro, da rifare un circolo, si rivoterà di sicuro, si rivoterà forse ma non si sa quando, la commissione provinciale per il Congresso ha deciso questo e ha deciso quello (quando invece non ha deciso proprio niente, se non rinviare tutto ad altro organo).
La vicenda si commenta da sola, inutile aggiungere altro. E’ davvero stupefacente la leggerezza ed il pressapochismo con cui qualcuno dà risalto a voci di corridoio, rumors, mormorii, scrivendoli e commentandoli come se fossero notizie vere.
Da parte nostra merita ribadire solo una cosa di questa a tratti farsesca vicenda: i congressi di Umbertide sono tutti validi e regolari. E questa, per l’impegno, la credibilità e l’onestà di tanti militanti e dirigenti del PD di Umbertide, è l’unica cosa che conta”.
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