Il territorio più “Democratico” dell’Umbria vuole riprendersi il suo posto nella politica regionale. Così al Trasimeno la nuova segreteria dell’unione comprensoriale del Partito Democratico guidata dal neo eletto Sandro Pasquali, muove i primi passi anche sulla scorta del risultato delle elezioni europee ed amministrative del 25 maggio.
Nuova visibilità politica per il Trasimeno. “Al Trasimeno il Pd governa 8 delle sette amministrazioni e alle europee si è assestato oltre il 50% in tutti i Comuni, questo risultato non ha eguali negli altri territori dell’Umbria. Per questo saremo subito operativi per tornare ad occupare quei posti che la politica non ha più riservato a quest’area”.
La nuova segreteria. E così Pasquali, eletto il 13 luglio, ha definito questa mattina la sua squadra, dopo una serie di confronti con i circoli e con i segretari, “è stato fatto un lavoro di concertazione – spiega Pasquali – nonostante la segreteria non vada votata e sia decisione unica del segretario”, nove componenti di cui sette under quaranta, “una nuova generazione in campo” spiega Pasquali. E così Fabrizio Puggioni sarà il coordinatore della segreteria, Raffaele Parbono il responsabile dell’organizzazione, Andrea Baffoni il responsabile della comunicazione, Andrea Marchesini il responsabile dei tavoli tematici, Vasco Fattorini il responsabile dello sviluppo economico, Fabio Pontefice il responsabile degli enti locali. Con funzioni ancora da definire, ci saranno anche Gian Carla Sordi, Catia Bruscia e Fabio Pacini. A questi vanno aggiunti come componenti di diritto gli otto segretari comunali.
Città e marchio Trasimeno. Tra i punti qualificanti del programma, oltre alla questione centrale di una “nuova visibilità” politica del Trasimeno, la nascita di un marchio che qualifichi il territorio, per lo sviluppo di turismo, ambiente, cultura, agricoltura, insomma “di tutte quelle attività – ha spiegato il segretario che sono la vera industria del territorio”. E ancora, obiettivo “città del Trasimeno” che Pasquali definisce “vero bersaglio da porci, che dobbiamo tenere davanti a noi, un traguardo da raggiungere in tempi non lunghissimi e con degli step precisi”.
Superare campanili e correnti. “Pensare da Trasimeno e pensare al Trasimeno”, uniti sarebbe meglio, superando campanilismi e vecchie visoni che non vanno oltre il confine del proprio orto, ma Pasquali su questo non ha dubbi “il nostro è un territorio cerniera tra Umbria e Toscana, contiguo all’orvietano e al corcianese, siamo il vero centro di un motore, per questo la nuova segreteria dovrà ragionare in termini di territorio e non per campanili”. Non solo quindi confini esterni da travalicare ma anche animi interni da coniugare “il Pd al Trasimeno è maturo – spiega – per andare oltre le correnti, che io preferisco comunque chiamare sensibilità”.