“Esprimiamo forte preoccupazione per l’inizio di un nuovo stato di agitazione promosso dalle Rsu di Tk – Ast attraverso contestazioni e scioperi, ribadendo vicinanza e sostegno alla lotta dei lavoratori che hanno già dato molto per difendere l’occupazione e la fabbrica”. E’ quanto evidenzia in una nota la segreteria del Partito democratico di Terni.
“A nostro avviso – dice il Pd – le ragioni della protesta sono più che condivisibili, a partire dalla necessità di chiarezza in merito alle strategie che la proprietà intende mettere in campo al fine di garantire la produzione e quindi i livelli occupazionali, anche attraverso un miglioramento crescente delle relazioni sindacali, un’organizzazione del lavoro più conforme alle esigenze del ciclo produttivo, un rafforzamento del commerciale per incrementare gli approvvigionamenti e intercettare anche a Terni la fase internazionale di crescita dell’acciaio, una ottimizzazione delle condizioni di lavoro all’interno dei reparti.
Riconosciamo senz’altro segnali positivi seguiti all’accordo al Mise, ci sembra quindi ora il momento opportuno per capitalizzarli e rendere Ast più forte grazie alla qualità dei suoi prodotti e alle professionalità presenti in azienda.
Pertanto, a nostro avviso, è più che mai indispensabile che l’azienda e le Istituzioni ascoltino le ragioni dei lavoratori che più di tutti conoscono e vivono la fabbrica e si impegnino a fugare i dubbi attraverso un confronto costruttivo con le Organizzazioni Sindacali, utile a fare chiarezza tra le parti, a riportare alla normalità la situazione e magari ad apprendere le intenzioni della proprietà in merito al futuro del sito siderurgico ternano e agli investimenti nel comparto dell’acciaio inossidabile.
Terni, che vive una fase quanto mai difficile, necessita di uno sforzo straordinario da parte di tutte le forze sociali per agganciare una fase di sviluppo compiuta, che di certo non può prescindere dal ruolo strategico di Ast”.