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Pd suona la carica su crisi aziende Spoleto, sperando non sia troppo tardi

Jacopo Brugalossi

Il primo partito politico di Spoleto è sceso ufficialmente in campo ieri contro la crisi del lavoro. Lo ha fatto attraverso una conferenza stampa cui hanno preso parte il segretario cittadino Andrea Bartocci, quello provinciale Dante Andrea Rossi e la vicecapogruppo in consiglio comunale Daniela Tosti. La tempistica dell’iniziativa, va detto, lascia un po’ perplessi. La crisi del lavoro a Spoleto non è deflagrata esattamente l'altro ieri, non è malizioso quindi associare la convocazione con la congiuntura politica nazionale (leggasi campagna elettorale).

Consiglio comunale “dedicato” a emergenza lavoro – Malizia a parte, al Pd va dato atto di aver avanzato una proposta. A partire da un consiglio comunale straordinario “aperto” richiesto per il prossimo 16 gennaio (di cui oggi si parlerà nella conferenza dei capigruppo), il partito chiede che le prossime sedute del massimo consesso cittadino siano dedicate quasi esclusivamente al tema del lavoro, “in modo condiviso, maturo e responsabile, finche l’emergenza non sarà alle spalle”. Un vero e proprio stravolgimento del normale ordine del giorno, per discutere in modo unitario e senza distinzione di colore politico sul grave momento di crisi che la città sta attraversando. Grandi aziende che rischiano di lasciare a spasso centinaia di lavoratori, piccole e medie imprese “strozzate” dai creditori, commercianti costretti a chiudere. “Spoleto sta diventando una città fantasma” – sottolinea il segretario Bartocci, che dice la sua anche sulla querelle della tassa sulla pubblicità, scoppiata proprio ieri: “Il principio può essere anche giusto, ma non credo sia questo il momento di spremere i commercianti spoletini con nuove tasse”.

“Serve mobilitazione generale” – L’appello dei vertici del partito è rivolto anche alle istituzioni regionali, al mondo del credito, alle organizzazioni sindacali e alle associazioni di categoria. “Chiediamo che il consiglio comunale sia la principale cassa di risonanza dei problemi da affrontare – spiegano Bartocci e Rossi – ma da lì dovrebbe poi partire un dialogo fitto e serrato con tutti gli attori interessati, che ci auguriamo non restino indifferenti e diano ognuno un proprio contributo, riconoscibile e trasparente”.

A quando ricette concrete? – Ancora dialogo, quindi. Una parola che i lavoratori spoletini hanno sentito già troppe volte e a cui – lo dimostrano i recenti incontri in Comune tra amministrazione e dipendenti Ims – non sono più disposti a credere. Basti pensare alla stessa ex Pozzi o al Gruppo Novelli, dove da mesi un migliaio di persone rischiano il posto nonostante la domanda non manchi (specialmente quella relativa a pane e uova). Forse è di ricette concrete che si dovrebbe cominciare a parlare. “La politica non può sostituirsi alle imprese – risponde Bartocci a una precisa domanda di Tuttoggi.info – deve fare da collante tra tutti i soggetti interessati, affinché facciano quadrato e trovino soluzioni condivise ai problemi”.

Fase nuova – Quando gli viene fatto notare che gli osservatori e i vari tavoli di confronto di cui si parla già da tempo non hanno mai “partorito” soluzioni reali, i segretari rispondono di non rinnegare ciò che in passato è stato fatto, ma ammettono che ormai non basta più. “C’è bisogno di una fase nuova – dicono – non è più possibile affrontare le criticità una ad una, serve una discussione organica, che coinvolga tutti i soggetti per affrontare il problema nella sua complessità”.

Summit per la Panetto e Petrelli – Proprio mentre il Pd parlava di crisi di lavoro in conferenza stampa, in Comune andava in scena l’incontro coi vertici della Panetto e Petrelli, una delle aziende “storiche” in crisi. Al summit, convocato dall'amministrazione comunale per mettere tutti i soggetti interessati intorno allo stesso tavolo e affrontare le questioni più spinose, erano presenti il Presidente e l'Amministratore Delegato dell'azienda, Bruno Buccetti e Giorgio Peppucci, il Presidente della Banca Popolare di Spoleto Nazzareno D'Atanasio, i lavoratori della Panetto e Petrelli e le organizzazione sindacali Cgil, Cisl e Uil. “Ci troviamo di fronte ad una problematica seria – ha dichiarato al termine il Sindaco Benedetti– rispetto alla quale stiamo facendo tutto il possibile per facilitare il superamento dell'attuale situazione di stallo. In questo senso ritengo positiva la disponibilità manifestata dalla Banca Popolare di Spoleto a trovare un punto di incontro con la proprietà dell'azienda”. Perchè l'intesa non sia stata trovata prima fra la Banca che dice da sempre di avere un occhio di riguardo per il territorio e l'azienda non è dato saperlo. La mediazione del primo cittadino sembra, a leggere il comunicato, aver prodotto qualche frutto: “Essere riusciti a far confrontare in maniera diretta e chiara le parti è, ad oggi, un risultato utile – ha aggiunto il Sindaco Benedetti – Stiamo cercando di mantenere i livelli occupazionali monitorando costantemente tutte le situazioni di crisi e di difficoltà che sta attraversando il sistema produttivo della città. Per quanto riguarda la Panetto e Petrelli riconvocheremo un nuovo incontro nell'arco massimo di 10 giorni”.

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