“Lavoriamo uniti per il rilancio del Pd di Spoleto; non c’è alcuna divergenza con il segretario Giacomo Leonelli”. Parola di Dante Andrea Rossi, segretario provinciale del Pd e capogruppo consiliare a Spoleto, che spazza così via le polemiche circa un suo coinvolgimento nel documento che ha portato qualche giorno fa la maggioranza dell’assemblea cittadina (o almeno quella che sembrava la maggioranza) a rassegnare le dimissioni.
La telefonata per alcune precisazioni da parte del segretario provinciale del Pd di Perugia – dopo gli ultimi articoli di Tuttoggi.info sulla situazione caotica che investe ormai da tempo il partito di Spoleto – si trasforma in una intervista, a tratti clamorosa, che apre nuovi scenari per il Pd locale.
Segretario, dica. “Volevo chiarire che, a differenza di come sono stato descritto, non sono fautore delle dimissioni dell’assemblea, tanto meno di critiche ai vertici regionali”.
Scusi, ma c’è un documento firmato da lei: “non ho firmato alcun documento, prova ne sia che in quello originale inviato al segretario Leonelli il mio nome non compare. Non solo, non avrei potuto firmarlo perché faccio parte dell’assemblea cittadina quale ‘invitato di diritto’ per la mia carica provinciale”.
Dunque qualcuno ha firmato per lei, mi pare abbastanza grave: “Mi limito a dire che non ho firmato nessun documento. In merito poi alle tessere che sarebbero state fatte con l’aiuto di uno ‘sponsor’ ho più volte invitato chi rappresentava tale ipotesi a denunciare i fatti alla competente Commissione di garanzia, ma a questo momento nessuno si è fatto avanti”.
Quindi non riconosce come sua la firma a questo documento (vedi foto): “non l’ho firmato io. La ringrazio per avermi dato la possibilità di chiarire questo aspetto”.
C’è altro? “Si è parlato di critiche alla gestione del bilancio del Provinciale, non capisco cosa ci sia da criticare – continua Rossi – non solo abbiamo i conti a posto, ma rispetto al passato questa segreteria ha rinunciato ad ogni tipo di indennità per garantire i livelli occupazionali, si tratta di 3 dipendenti in quota alla nostra organizzazione. Ad eccezione dei rimborsi per le ore di assenza dal lavoro, nessuno percepisce nulla e di questo andiamo fieri, siamo un esempio che dovrebbe essere seguito ad ogni livello. Nessun rimborso chilometrico, nulla di nulla”.
Bene, passiamo alla politica, si andrà a congresso? “Guardi, abbiamo da poco concordato con Leonelli che, al di là dell’attivazione dello strumento congressuale, c’è la volontà di fare un ulteriore tentativo per capire se c’è la possibilità di addivenire ad una sintesi, cercando di far comunicare le varie anime del partito”.
Che tempi vi siete dati? “Molto veloci, una ventina di giorni al massimo, così da arrivare alla direzione regionale di fine agosto, quando la segreteria dovrà decidere se concedere una deroga o meno. In quella sede credo verrà decretato anche la fine del commissariamento”.
Come giudica il lavoro svolto dal Commissario Antonini? “Molto positivo e gli siamo tutti riconoscenti. Io sono di proposito rimasto da parte, perché potesse operare utilizzando in pieno i propri poteri; è riuscito a trovare un dialogo e un accordo tra le varie anime, sfumato all’ultimo momento forse per qualche personalismo. Peccato perché avrebbe segnato il rilancio del partito, ma vedrete che riusciremo presto a trovare la giusta soluzione. Ho letto la sua intervista sulle vostre colonne e mi sento di condividerla fino in fondo”.
Pensa che il prossimo segretario, ad esempio, avrà una qualche influenza sui consiglieri comunali di riferimento? “C’è la volontà di tutti di tornare ad essere protagonisti della città, se ognuno saprà fare la propria parte per il bene della comunità non ci saranno problemi di sorta”.
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