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Pd Spoleto, la “discontinuità” viaggia sulla Flaminia, direzione Perugia / FI corteggia Cardarelli

(carcer) – Si fa rovente l’aria intorno ai partiti ‘big’ della città del festival, Pd e Pdl, ancora alle prese con dubbi e bracci di ferro per decidere chi candidare alla poltrona più alta di Spoleto, entrambi comunque impantanati a cercare alleati con cui cercare di vincere le prossime elezioni. Ma andiamo con ordine.
Il programma – Nella sede del pd regionale, il segretario Giacomo Leonelli (che ieri l’altro ha avocato a sé la decisione del nome del candidato e di stilare un programma politico) continua a tessere le trame per arrivare ad una soluzione che metta d’accordo tutte le anime presenti nell’assemblea spoletina. A metà pomeriggio l’incontro con il segretario comunale Andrea Bartocci per scrivere i primi 3-4 punti su cui impostare la prossima campagna elettorale. Il “prescelto” resta Dante Andrea Rossi ma Leonelli starebbe tastando il polso anche ad altri nomi, dentro e fuori il partito.
Il viaggio della ‘discontinuità’ – ma la notizia del giorno, a dir poco clamorosa, è l’incontro richiesto e ottenuto dall’ex sindaco Massimo Brunini con Leonelli grazie ai buoni uffici dell’imprenditore Angelo Mariani. Con loro c’era anche il leader della lista civica Spoleto Prima, Sergio Grifoni, che da tempo strizza l’occhiolino al piddì, salvo aver dettato, in crescendo, tre condizioni: la ormai tanto sbandierata “discontinuità” con il passato, un accordo programmatico e i nomi che il partito di Renzi intende schierare nella prossima giunta municipale. Che ci facesse poi al fianco di Brunini, che di quel passato tanto criticato è forse l’emblema in persona, è tutto da capire. O forse no. L’ex leader maximo, a quanto trapela, avrebbe voluto tracciare al segretario regionale la propria visione della politica cittadina e regionale. A cosa punti veramente l’ex primo cittadino non è dato sapere: che speri ancora in un accordo con il piddì di cui mantiene ancora la tessera? Magari un apparentamento sotto il simbolo della (sua) lista civica Vince Spoleto?
La corte a Cardarelli – chi sembra sempre più come il candidato da battere è il professor Fabrizio Cardarelli, ormai lanciato dalla lista civica di Rinnovamento e molto corteggiato dal centro destra, a cominciare da quella Forza Italia che, accantonato pare il nome di Carlo Petrini, potrebbe preferirgli quello dell’ex senatrice Ada Urbani. Ma anche nel partito di Berlusconi si registrano diversi distinguo. Tanto che qualcuno avrebbe avvicinato i vertici del movimento per convincerli ad accettare l’apparentamento con gli azzurri. In cambio però, stando a quanto riferiscono alcuni sostenitori della lista civica che si è riunita ieri sera (mercoledì), sarebbero state chieste due poltrone prestigiose: quelle di vice sindaco e di presidente del consiglio comunale. Più un assessorato. Richiesta quest'ultima che è destinata a rivelarsi clamorosa perché, stando ai bene informati, i berlusconiani avrebbero (il condizionale è d’obbligo) chiesto l’ufficio dello Sviluppo economico per l’attuale assessore al bilancio Carlo Alberto Zualdi, esponente di spicco di Spoleto Sì, la lista che fa capo ai consiglieri Maurizio Hanke e Wolfgang Bernelli che da settimane (almeno apparentemente) tessono rapporti con il piddì che hanno salvato dal commissariamento del Municipio per le note vicende del ‘buco di bilancio’. Rinnovamento comunque non sembra affatto disponibile ad accordi con gli azzurri e tanto meno alla spartizione delle poltrone. Comuque il sospetto che Hanke & Co. possano giocare su più tavoli si fa di ora in ora più concreto. Sarà per questo che anche all’interno di Spoleto Sì qualcosa comincia a scricchiolare. Prova ne sia il comunicato odierno con cui proprio Bernelli ha chiesto di fatto le dimissioni di Zualdi dopo le modifiche al regolamento per la concessione di benefici alle nuove attività che si insediano nel centro storico (leggi qui).
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