(carcer) Fra poco meno di 24 ore il partito democratico di Spoleto saprà il nome del proprio candidato sindaco. Per le 21 di domani, venerdì, è stata infatti convocata l’assemblea comunale per gli ultimi aggiornamenti e, si spera, per prendere una decisione definitiva sul nome del candidato. Perché di possibilità di andare a primarie di partito ne restano ormai davvero poche, qualcuna in più per quelle di coalizione. Ma andiamo con ordine per ricostruire l’ennesima, frenetica giornata dei democratici spoletini.
L’incontro con la coalizione – nulla di fatto dall’incontro a Perugia fra il piddì e i partiti e movimenti spoletini accompagnati, i primi, dai rispettivi segretari regionali. Sel resta dell’opinione di fare le primarie di coalizione, come pure l’Idv, il Psi ha riconfermato la propria contrarietà al referendum di coalizione per un candidato condiviso che rappresenti una discontinuità con il passato, i movimenti di Spoleto Sì e Spoleto Prima che hanno lasciato intendere di una intesa presentarsi insieme sotto il nome di Grifoni ma pronti a fare un passo indietro se il Pd saprà fare un nome di livello.
Telefoni bollenti – per buona parte della serata è stato pressochè impossibile contattare i due segretari politici, il comunale Andrea Bartocci e il provinciale Dante Andrea Rossi. I loro telefoni sono rimasti occupati per più di due ore a dimostrazione che le trattative sono ancora in corso per trovare una qualche soluzione. Bartocci si è limitato a dire che “non ci sono più le condizioni per fare le primarie di partito” e che “si lavorerà fino all’ultimo per portare all’assemblea il nome più condiviso possibile”. Per tutta la giornata è rimbalzato quello del segretario Rossi che poco fa ha detto di “avere un incarico provinciale e di volerlo svolgere fino in fondo”. Sul tavolo, oltre al suo, restano comunque i nomi del sindaco uscente Daniele Benedetti e dei consiglieri Giancarlo Cintioli e Laura Zampa. A parte Benedetti, che dieci giorni fa ha tenuto un importante discorso (apprezzato anche dai ‘nemici’ renziani e sul quale, tipico di certi ambienti, nessuno ha avuto da ridire nulla) richiamando ognuno alle proprie responsabilità, gli altri due sono finora rimasti pressoché immobili, anche se va dato alla Zampa di essere rimasta coerente con la richiesta delle primarie per togliere il partito dall’impasse in cui si è cacciato. Rossi al telefonino ha detto che “è necessario includere e tutelare la figura del sindaco Benedetti ma al contempo di ricercare la più ampia coalizione possibile intorno a un nome capace di battere gli avversari”.
Insomma nelle ultime ore sembra che il nome del primo cittadino, su cui si sono fin qui scagliati fin troppi strali, sembra in qualche maniera tornato all’attenzione del partito. Anche perché c’è chi, come un autorevole esponente della segreteria provinciale, proprio stasera a TO ammetteva come fosse “evidente che Benedetti è il capro espiatorio”. O chi, dell'area ex quercia, è convinto che “stante la situazione, è giusto che sia il sindaco uscente a misurarsi con l'elettorato e pagarne nel caso le conseguenze”. Chi resta in silenzio è Giancarlo Cintioli che attende gli eventi e le decisioni di segreteria e assemblea. Difficile sapere se domani il consigliere regionale prenderà la parola. Di sicuro, a quanto trapela, lo farà il sindaco Benedetti. Ancora 24 ore, dunque, e il piddì conoscerà il proprio candidato. Forse.
© Riproduzione riservata