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Pd Spoleto, a congresso dopo referendum

Il Pd di Spoleto andrà a congresso, subito dopo il referendum del 4 dicembre. E’ quanto ha deciso la direzione regionale guidata da Giacomo Leonelli, stremata dalla continua bagarre che ha dilaniato il partito locale tanto da averlo portato al commissariamento e che spera così di avere un nuovo e più coeso assetto. A dare la notizia del congresso è stato in queste ore lo stesso commissario straordinario Carlo Antonini che, incassato l’ok dei vertici, ha fissato la data all’11 dicembre prossimo “per non interferire con la campagna elettorale in atto e offrire la massima partecipazione e adesione alla vittoria del SI”. La scelta della data non appare delle migliori, visto che i democratici sono chiamati ad impegnarsi per fare la propria parte per la vittoria finale. E che dovranno convincere l’elettorato a votare due volte nell’arco di una settimana. Continua Antonini: “Entro breve sarà costituita la Commissione che sovrintenderà alla fase congressuale composta dal Commissario straordinario e da altri due membri rispettivamente espressione del Pd Regionale e Provinciale. Il Partito Democratico, anche alla luce dell’incapacità dell’attuale amministrazione comunale di governare la drammatica situazione economica e sociale in cui Spoleto si dibatte, sente il dovere di restituire alla città un punto di riferimento indispensabile per uscire dal pantano in cui è stata trascinata. Il modo con il quale si è deciso di “liquidare” l’assessore alla cultura Quaranta è soltanto l’ultimo tassello di una serie di vicende che preoccupano e allarmano i cittadini. Una situazione che il Pd intende contrastare definendo un nuovo gruppo dirigente  e mettendo in campo le forze migliori”.

Di più al momento non è dato sapere. Stando a quanto trapela la Commissione dovrebbe riunirsi già nei primi giorni di novembre per mettere a punto tutta una serie di questioni non proprio semplici. A cominciare dalla nomine di 3 dei 5 segretari di circolo che si sono dimessi nei mesi scorsi. Solo una volta fatta questa operazione si potrà pensare al congresso. Ovvero, una volta riuniti i circoli con i nuovi segretari, alla elezione dei delegati alla Unione comunale (presumibilmente tra il 9 e il 10 dicembre) che verranno chiamati al voto del prossimo 11 dicembre. Facile ipotizzare una sola mozione che, stando ai rumor, dovrebbe essere rappresentata dal giovane Matteo Cardini, renziano della prima ora, recentemente più vicino al gotha di quella che fu la Margherita. Difficile pensare ad una seconda mozione, più vicina alla sinistra, che troverebbe discreti consensi ma non i voti sufficienti nelle urne. I bene informati parlano di almeno due possibili candidati che troverebbero il favore anche di ampi e importanti pezzi del piddì perugino. Ma è troppo presto per avanzare alcuna ipotesi.

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