Pd, Rossi si presenta con gli alleati / “Possiamo vincere al primo turno” / Ft - Tuttoggi.info

Pd, Rossi si presenta con gli alleati / “Possiamo vincere al primo turno” / Ft

Carlo Ceraso

Pd, Rossi si presenta con gli alleati / “Possiamo vincere al primo turno” / Ft

Il candidato cambia coordinatore elettorale / La gaffe a Capezzano / La ‘democrazia’ secondo Grifoni, “città troppo litigiosa, troppi giornali”, che chiarisce (nei commenti)
Mer, 30/04/2014 - 16:48

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di Carlo Ceraso

Che Dante Andrea Rossi, candidato del centrosinistra, sia l’uomo da battere è quasi (quasi) fuor di dubbio. A incrinare le certezze c’è sicuramente il tardivo avvio della campagna elettorale (causa i tanti veleni che hanno accompagnato la scelta del candidato), una ‘squadra’ ancora tutta da collaudare e qualche alleato da tenere sotto tiro. Debolezze che si sono evidenziate ieri, in quello che doveva essere il D-day del piddì con l’attesa presentazione del candidato e dei 96 pretendenti allo scranno comunale in quel dell’Albornoz. Dove, ieri sera, si sono ritrovati in poco più di duecento. Ma andiamo con ordine.

Ora si cambia – il claim adottato al piddì si è trasformato in realtà già ieri mattina quando Rossi ha cambiato in corsa il Responsabile della campagna elettorale preferendo al fresco di nomina Andrea Orlandi il consigliere regionale Giancarlo Cintioli. La decisione non è andata a tutti giù; i più forse spaventati dal polso fermo di Cintioli che, quanto a battaglie elettorali, vanta più esperienza.

Al Pd non (s’ar)capezzano – nel pomeriggio la prima debacle comunicativa con la stampa locale arrivata fino a Capezzano per l’incontro di Rossi e dell’assessora regionale Cecchini con gli operai dell’Oasi. Un appuntamento che ancora alle 14 di ieri l’addetta al profilo facebook del candidato sindaco aveva rilanciato invitando tutti. Peccato però che l’appuntamento era stato annullato già da lunedì sera e le maestranze informate giusto in tempo ieri mattina. Ai giornalisti, dopo più di un’ora d’attesa, non è rimasto altro che tornarsene alle rispettive redazioni.

La serata – ad aprire l’evento è stata la giornalista Ilaria Rapacchio che ha presentato Rossi e i capolista che sostengono la coalizione. Sul maxischermo scorrono le immagini del promo realizzato in questi giorni: il filmato ruota intorno a Rossi e ad una pallina da golf , un boccino, che corre lungo la città; dal Duomo alla periferia, agli impianti sportivi, incrociando ora le mani di bambini, ora quelle degli anziani. L’idea ricorda un po’ la pubblicità del cucciolone di golden retriever che inseguiva il rotolone di carta. Quello che lascia stupiti ed anche piuttosto divertiti è la musica che accompagna le immagini: il celebre brano dei Talking Heads “Road to nowhere” (Una strada verso il nulla) titolo non proprio ideale per una campagna elettorale. Ma forse si confida sulla spoletinità dell’elettorato che come noto mastica molto poco l’inglese.

La ‘democrazia’ targata Grifoni– alla segretaria di Sel Alessandra Massari aprire la conferenza e presentare i propri candidati. “Rossi ha le capacità per riportare il nostro territorio a contare di più ai livelli superiori”. La parola passa a Sergio Grifoni (capolista Prima Spoleto Sì) autore di un intervento che farà drizzare i capelli a più di uno dentro e fuori la sala. Il leader della lista civica ricorda che “Rossi rappresenta comunque una discontinuità con il passato, e i suoi 9 mesi da vicesindaco non possono essere considerati come una esperienza amministrativa cristallizzata. La sua esperienza e il ruolo nel partito ci daranno quella forza necessaria a farci sentire anche in Regione dove da 38 anni non viene nominato un assessore regionale di Spoleto. E questo lo ribadirò alla presidente Marini alla prima occasione di incontro”. I primi rumor cominciano ad arrivare dal fondo della sala. Grifoni tira dritto per la sua strada: “Non si cambia solo negli uomini, cambierà anche il metodo, perché in questi anni è mancata la progettualità e quindi i finanziamenti”. Frasi che ricordano fin troppo da vicino quella “massimosofia” con cui da anni abbiamo ribattezzato il Brunini-pensiero, che, peraltro, Grifoni non disdegnerebbe quale alleato per la prossima campagna. Ma il bello deve ancora venire: “dobbiamo cambiare questa città diventata profondamente litigiosa….” continua Grifoni “prova ne sia l’esistenza di quattro giornali della carta stampata, 5 testate on line e 3 televisioni, caso unico in Europa, ci metteremo mano”. Affermazioni pesantissime che, delle due l’una, sembrano rivolte o contro la libera iniziativa imprenditoriale o contro la stessa libertà di stampa. Di certo contro il pluralismo dell’informazione, quello garantito dall’articolo 21 della nostra Costituzione. Grifoni continua a braccio, con fare più da ‘sindaco eletto’ che da candidato vicesindaco, come lo ha già impalmato Rossi. Anche se nel piddì sono in molti, incluso lo stesso Rossi, ad annunciare che se Prima Spoleto Sì non porterà i giusti voti al candidato sindaco e almeno due consiglieri eletti, la poltrona n. 2 Grifoni se la può scordare. Resta da capire l’attacco sferrato alla stampa; e cosa ha fatto il navigato politico, da più di 25 anni sulla cresta dell’onda (anche con incarichi di rilievo) per ‘pacificare’ questa città devastata dal divide et impera benedetto (si fa per dire) per decenni dalle forze di sinistra, centro e destra e che ha portato alla situazione che la città vive? Meno male che Grifoni si è tenuto sul generico e non se l’è presa con Mark Zuckerberg di Facebook o chessò, Instagram o Twitter, altrimenti sai che pacificazione!

Subito dopo l’intervento di Gilberto Stella e Alfredo Andreani (Socialisti riformisti- Spoleto dei valori) e del segretario piddì Andrea Bartocci, è stata la volta di Dante Andrea Rossi che ha rilanciato il progetto per Spoleto e annunciato una “Giunta ombra” formata dalle migliori forze della città, “tutti giovani sotto i 30 anni che rinnoveremo a scadenza programmata. Una giunta di garanzia che serva da sprone al nostro lavoro. Siamo sicuri del nostro progetto per il bene della città, così facendo possiamo vincere già al primo turno”.

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