Era la notizia del giorno, quella che riguarda il primo partito della città, della giunta e del consiglio comunale: decidere la candidatura a sindaco per le prossime amministrative 2014. Ma indubbiamente per il Partito Democratico di Spoleto doveva rimanere “cosa nostra”, tanto da allontanare l’unico giornalista presente (il sottoscritto) e rimandare indietro il collega del Corriere dell’Umbria Cesare Bertoldi che stava arrivando da Foligno dopo il ‘via libera’ del segretario Bartocci. A dettare il contrordine è stata la presidente Wilma Fiata che non ha voluto sentire ragioni e così, con fare non proprio da signora (come la mano aperta a indicare la porta), ci chiede di uscire.
Da martedì avevamo chiesto di poter partecipare ai lavori. La risposta, non ci è mai arrivata, ma ritenevamo che a Spoleto si sarebbe attuato quello che è successo altrove: come a Perugia, dove il consesso del piddì ha invitato anche le televisioni. O a Foligno dove la segretaria Epifani è decisa a tenere l’assemblea convocata per domani sera aperta alla cittadinanza.
Usciamo dalla sede di viale Trento e Trieste che sono le 21.45, mentre sta parlando il sindaco Daniele Benedetti. Un’ora dopo riceviamo la telefonata del segretario provinciale Dante Andrea Rossi informato del fatto: “vi chiedo scusa per quanto è successo, è inaccettabile, ovunque abbiamo aperto i lavori alla stampa. Se potete vi prego di tornare”. Apprezziamo le parole del segretario ma ormai non ci sono più le condizioni visto che sono passate le 23. L’assemblea intanto prosegue, in questa lunghssima giornata cominciata con le primarie per il segretario regionale vinte da Leonelli (guarda i risultati da tutti seggi dell'Umbria nel servizio di Alessia Chiriatti e Sara Minciaroni).
L’intervento del sindaco – ad aprire i lavori è stato il sindaco Daniele Benedetti che ha in qualche maniera ricalcato quanto detto nella lettera inviata alla stampa pochi giorni fa nel quale difendeva l’operato della propria giunta. Ma il primo cittadino ha detto di più. “Potevamo trincerarci dietro al fatto che eravamo arrivati da poco e dire ‘guardate che casino che hanno fatto quelli che ci hanno preceduto’, ma questo non appartiene al mio stile e a quello della mia giunta. Abbiamo preferito rimboccarci le maniche e lavorare sodo”. Poi elenca i ‘guai’ ereditati dal passato, come la vicenda dell’Auditorium dove “nessuno ha mai indicato alla Regione la destinazione d’uso”, o la vicenda della Posterna “dove negli anni non è stata firmata la cessione delle aree, facendo trovare all’assessore Cerasini un lavoro immane” e che oggi vede per di più la recente sentenza della Cassazione che “potrebbe portare all’abbattimento degli stessi palazzi”. Per finire con l’ormai noto ‘buco di bilancio’: “abbiamo fatto un piano di rientro serio, credibile, a dispetto di quanti non vi credevano, alcuni presenti anche in questa sala. Lasciamo i conti in ordine come forse pochi altri comuni in Italia…lo vedremo nel 2015 quando ci sarà il ri-accertamento straordinario per tutti. A chi continua a chiederci dove eravamo, rispondo che “noi siamo la politica, a noi spettano le scelte, il controllo e le firme spettano ad altri ma su questo preferisco non entrare in merito per rispetto alle inchieste della Procura e della Corte dei conti che ad oggi, vale sottolinearlo, non vedono nessun amministratore indagato”. Fin qui la cronaca di quanto abbiamo potuto assistere. Il sindaco ha comunque concluso rivendicando il buon operato della propria amministrazione e l’avallo dell’assemblea al secondo mandato.
Gli altri interventi – con buona pace della Fiata, Tuttoggi.info è comunque in grado di seguire i lavori i corso. Subito dopo il sindaco sono quindi saliti sul palco il vicepresidente del consiglio comunale Paolo Martellini che ha indicato la necessità di un candidato condiviso senza però proporre alcun nome. Critico verso la giunta Bruno Toniolatti propenso invece per le primarie. Sulla stessa onda il consigliere Passeri. Per il candidato condiviso è anche la presidente del circolo centro Rosanna Mazzoni mentre Silvio Marcelli, prendendola magari un po’ alla larga, ha concluso per le primarie. Giorgio Dionisi non si è limitato ad indicare lo strumento del ‘referendum cittadino’ ma ha stigmatizzato il percorso seguito da alcuni gruppi nella ricerca del ‘candidato condiviso’. Percorso diverso quello proposto da Roberto Loretoni secondo il quale bisognerebbe prima definire la coalizione e decidere con gli alleati. Da poco si è concluso l’intervento della Zampa, anche lei per le Primarie e che ha richiamato il partito alla coerenza. Prima di lei era toccato al consigliere provinciale Massimiliano Capitani indicare la strada di un candidato unico, rigettando l'ipotesi delle primarie che rischiano di compromettere l'immagine e il lavoro del partito. Ora è la volta di Daniela Tosti che chiede il coinvolgimento delle liste civiche “senza le quali c’è il rischio di perdere le elezioni. I prossimi cinque anni saranno durissimi” ha detto la capogruppo del pd “è necessario avere un candidato che conosce bene la macchina per riorganizzarla”.
Aggiornamenti – è ancora la Tosti, quando sono le 23.50, a parlare indicando lo strumento delle primarie “per tornare a parlare con i cittadini. Un gesto di responsabilità che dobbiamo nei confronti degli elettori”. La lezi ha appena iniziato dicendo di essere “d'accordo con tutti gli interventi”.
00.05 – L'assessore Lezi ha indicato la necessità “di un candidato esterno”, poi ha proseguito “giustificando il lavoro svolto dalla amministrazione comunale (di cui è rappresentante, n.d.r.) chiedendo però di andare oltre”. Come dire un 'no' secco alla ricandidatura del sindaco Benedetti.
00.18 – Sale la tensione all'interno della sala del pd di Spoleto dopo che è stata avanzata la richiesta di irnviare i lavori. Proposta che viene fortemente contrastata da quanti vogliono andare a Primarie.
00.25 – E' tornata la calma fra i dirigenti del partito. A parlare ora è l'ex segretario Andrea Orlandi favorevole alle primarie.
00.32 – Anche Frascarelli e Marcelli sono per lo strumento referendario. Marcelli in particolare ha detto di non capire “la paura per le primarie, noi siamo nati con le primarie!”.
00.50 – Anche il consigliere Pompili è per le primarie. Contrario Fausto Libori: “di primarie si può anche morire” è stato il suo commento a margine dei lavori.
01.54 – è finita nel peggiore dei modi l'assemblea che avrebbe dovuto indicare il nuovo sindaco o il percorso per individuarne il nome. Al termine della lunga lista di interventi la presidente Fiata ha sciolto l'assemblea, facendo alterare quanti avevano fin lì chiesto di votare per le primarie. L'appello fatto quando mancavano pochi minuti alle 2, ha confermato l'assenza di diversi membri del consesso e di fatto ha accontentato le apsettative degli altri due schieramenti: quelli che vogliono un candidato condiviso e quelli che vogliono cercare il nome guardando alla società civile. La situazione però non si è calmata. Anzi è degenerata fuori dalla sede, quando una decina di esponenti hanno cominciato a bisticciare lrichiamando l'attenzione di alcuni abitanti di Viale Trento e Trieste che hanno seguito l'insolita scena dalle finestre. Momenti di concitazione che sono sfociati anche in qualche spintone.
01.58 – dunque nulla di fatto. L'Assemblea, a quanto trapela, dovrebbe essere convocata per mercoledì prossimo. Non è da escludersi che a Spoleto possa scendere anche il neosegretario regionale Leonelli per rimettere sui binari una situazione che oramai sembra essere sfuggita di mano ai dirigenti del piddì locale.
(Car. Cer.)