Il partito democratico di Norcia torna ad attaccare il sindaco Nicola Alemanno. L’attenzione della segreteria stavolta si è soffermata sulla nuova “Centrale unica di committenza” che vedrà capofila Spoleto ed alla quale hanno aderito, oltre al municipio nursino, anche Scheggino, Vallo di Nera e Sant’Anatolia di Narco, Il piddì rimprovera ad Alemanno di non aver ricercato una diversa soluzione nell’aggregare invece i comuni dell’Alta Valnerina in modo da individuare in Norcia la “Centrale unica”. Un accordo che per il piddì potrebbe causare anche costi aggiuntivi nel trattamento delle pratiche. Ecco il comunicato stampa: “Una brevissima premessa di carattere normativo per inquadrare l’argomento: il d.l. n. 201/2011 (convertito dalla l.n. 214/2011) ha previsto l’obbligo, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, di costituire una centrale unica di committenza per l’acquisto di forniture e/o servizi e per le gare d’appalto. Con le modifiche apportate dal d.l. 66/2014 (conv. L. 89/2014) e dalla L. 114/2014 l’obbligo si estende a tutti i Comuni non capoluogo di Provincia. Quindi, dal primo gennaio 2015, tutti i Comuni non capoluogo di Provincia, per acquisti di forniture e servizi, devono fare ricorso alla centrale unica di committenza (Cuc). L’obbligo per le gare concernenti i lavori pubblici scatterà a partire dal primo luglio 2015. Si tratta di una forma di accentramento della gestione delle gare ad evidenza pubblica, introdotta dal legislatore per razionalizzare la spesa pubblica. Ovviamente, questo obbligo riguarda anche il Comune di Norcia e l’Amministrazione, nell’ultimo Consiglio Comunale del 9 febbraio scorso, ha giustamente portato in approvazione la convenzione per l’istituzione della centrale unica di committenza. Fin qui nulla di strano… sembrerebbe…perchè a ben guardare, la Convenzione approvata dal Consiglio Comunale, con i soli voti della maggioranza, prevede che Norcia partecipi a questo organismo insieme ai Comuni di Scheggino, Vallo di Nera, Sant’Anatolia di Narco e Spoleto. Si, l’Amministrazione Alemanno ha deciso di consorziare le funzioni di espletamento delle gare d’appalto con i comuni della bassa Valnerina e con il comune di Spoleto al quale, ovviamente, spetterà il ruolo di capofila e di Ufficio di Centrale di Committenza. Non vogliamo addentrarci, per ora, in valutazioni di carattere tecnico rispetto a questa scelta, anche se ci risulta che i dipendenti del Comune di Norcia siano molto preoccupati del connubio con Spoleto, che potrebbe creare diversi problemi di gestione delle pratiche: pensate, ad esempio, alla necessità degli spostamenti per la consegna della documentazione poichè non tutto può essere spedito per email. A questo si aggiungono le gravi preoccupazioni dei tecnici e delle ditte del nostro territorio. Per il PD di Norcia, però, il problema principale è di carattere politico e di gestione dei rapporti territoriali. Possiamo comprendere la scelta dei comuni della bassa Valnerina che, quantomeno per motivi di distanza, sono maggiormente collegati con Spoleto. Norcia, invece, è il Comune capofila della Valnerina e in questa partita avrebbe dovuto giocare un ruolo da protagonista coinvolgendo i Comuni dell’alta Valnerina (Cascia, Preci Sellano, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto e Poggiodomo), creando con essi la centrale unica di committenza con sede a Norcia. Non si sarebbe trattato di una mera affermazione di “supremazia”, ma della capacità di affermare e gestire una leadership naturale nell’interesse proprio e del territorio della Valnerina nel suo complesso. L’atteggiamento di Alemanno e della sua maggioranza si presta a diverse valutazioni: da un lato c’è un’evidente mancanza di coerenza rispetto alle posizioni tenute dallo stesso nel recente passato quando, in maniera strumentale, si ergeva a paladino degli interessi di Norcia e gridava ai quattro venti che veniva svenduta ora l’acqua, ora l’immondizia a quegli “approfittatori della pianura”, tralasciando di dire che c’erano dei precisi obblighi di legge che imponevano ciò. Nel caso della centrale unica di committenza non c’è nessun obbligo di legge che impone l’aggregazione scelta all’Amministrazione Alemanno; c’è stata una precisa volontà politica di scegliere Spoleto come partner, riservandosi un ruolo di subordinazione per questioni vitali nella gestione operativa di un Comune. E allora, a noi del PD, ma anche a molti cittadini, viene da domandarci, perchè questa scelta? Noi un’idea ce la siamo fatta: tra qualche mese ci sono le elezioni regionali ed è molto più utile un’alleanza con il Sindaco di Spoleto che con quello di Cascia o Preci. Tutto questo mettendo in secondo piano le esigenze di Norcia, dei nursini e della Valnerina e pensando solo all’interesse della propria parte politica. Nel momento in cui scriviamo sembrerebbe che il Governo abbia deciso una proroga dell’obbligo di costituzione delle centrali di committenza unica per l’acquisto di beni e servizi da parte dei Comuni al 1° settembre 2015. Rimarrebbe ferma, invece, al 1° luglio l’obbligo di attivazione della centrale per la parte relativa ai lavori pubblici. Questo non cambia la sostanza del problema da noi sollevato. Alemanno ha scelto “Rispetto per Norcia” quale nome della propria lista elettorale, ma se questo è il rispetto che ha in mente, siamo molto preoccupati per le sorti del nostro Comune”.