Perugia

Pd | Leonelli, “basta stare in mezzo alle correnti, come la mortadella in mezzo al panino”

Priorità per l’Umbria, appuntamenti in agenda, un bilancio dell’anno passato e i buoni propositi per il 2017: se ne è parlato questa mattina nel corso di un incontro con la stampa promosso dal segretario del Pd Umbria Giacomo Leonelli. Insieme al segretario il responsabile organizzazione Matteo Burico, Stefania Moccoli e Valerio Marinelli, in segreteria regionale con incarichi tematici sulle questioni che caratterizzeranno il cuore dell’azione del Pd nel corso dell’anno. La conferenza stampa ha anche rappresentato l’occasione per uno sguardo alle cronache, in particolare alle elezioni provinciali appena concluse. “Abbiamo centrato un ottimo obiettivo – ha detto Leonelli – con una netta affermazione delle liste del centrosinistra che eleggono nove consiglieri su 12 a Perugia e 8 su 10 a Terni. Questo dimostra, tra l’altro, che ho avuto ragione ad oppormi all’ipotesi di un listone unico”.

Un anno complicato – Il 2016 – ha spiegato Leonelli – è stato un anno complicato, segnato da forti tensioni interne e dalla crisi degli assetti di giunta che si è riverberata pesantemente sul partito, dove abbiamo avuto difficoltà a confrontarci nel merito e anche quando ci siamo riusciti questo non è venuto fuori”. Una lotta tra correnti, sfociata nella crisi di giunta regionale e con le dimissioni dell’assessore Barberini, poi rientrato a Palazzo Donini, in mezzo alla quale Leonelli non vuole più rimanere invischiato. Una lotta che in parte, anche nei mesi a seguire, ha riflesso il divario generazionale tra le varie anime che vivono il partito. “E’ stato possibile chiudere la crisi aperta a livello istituzionale – ancora Leonelli – grazie all’impegno del Pd e della segreteria regionale, che si è fatta carico di redarre, partecipare e condividere un documento politico centrato sulle priorità per l’Umbria e che ha messo fine a una discussione interna autoreferenziale e logorante”. Sul suo futuro, interrogato dai giornalisti, Leonelli ha precisato che a livello politico il suo mandato è in scadenza a febbraio 2018 e che sarà a disposizione laddove si sarà in grado di “creare qualcosa di nuovo superando i vecchi schieramenti e lavorando all’affermazione di una nuova classe dirigente che in questi anni è emersa in tutta l’Umbria; da archiviare, invece, l’esperienza del segretario che diventa un po’ come ‘la mortadella in mezzo al panino’, inteso come segretario in mezzo alle diatribe e alle tensioni prodotte dalle correnti del partito”.

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Ed ecco che Leonelli rivendica i risultati raggiunti dal partito: dall’approvazione del reddito di inclusione, per cui l’Umbria è arrivata prima tra le regioni italiane. A livello amministrativo con la vittoria, non scontata, nei comuni sopra i 15mila residenti al voto in primavera: “Vittorie – ha tenuto a sottolineare il segretario – frutto di una strategia ben precisa e di una pianificazione a livello regionale” che ha aperto le porte ai contenitori civici e selezionato candidature in grado di allargare il bacino dei consensi.

Nella road map futura del Pd di Leonelli ci sono in cantiere due progetti importanti: quello su Bellezza e qualità come modello di sviluppo e quello sulla lotta alle povertà e per l’inclusione sociale. Temi centrali nella visione del Pd per il futuro dell’Umbria e sui quali Leonelli ha voluto istituire incarichi tematici in segreteria, affidati a Stefania Moccoli e a Valerio Marinelli. Sulla Bellezza e la qualità il Pd è partito a luglio, con un’iniziativa alla Villa del Colle del Cardinale di Perugia, dove si sono poste le basi di un percorso per fare dell’Umbria la prima regione a scommettere su Bellezza e qualità come perni di un nuovo modello di sviluppo economico, sociale e culturale; percorso che si è sviluppato e si svilupperà, entro l’inizio dell’estate, nel corso di cinque grandi iniziative monotematiche su paesaggio (di cui si è parlato a ottobre a Paciano), cultura e promozione (di cui si parlerà a febbraio a Trevi e a Narni), riqualificazione (di cui si parlerà a Gubbio), periferie (di cui si parlerà a Perugia) e che porterà alla definizione di una proposta di legge regionale sul tema. “Un partito è riconoscibile e utile quando svolge a pieno il suo ruolo e il Pd in Umbria, con questo ambizioso e stimolante percorso, lo fa in maniera molto seria – ha sottolineato Moccoli, responsabile del progetto Bellezza e qualità. “Viviamo in uno dei posti più belli al mondo, abbiamo la responsabilità – ha aggiunto – di custodire e valorizzare i luoghi che viviamo e che possono produrre ricchezza e benessere”.

Sull’inclusione sociale e sulla povertà sarà necessario, per il Pd, valutare i risultati e gli effetti delle strategie fin qui portate avanti: il partito lo farà a febbraio, dando vita agli stati generali contro le povertà e per l’inclusione sociale. “E’ giusto mettere insieme la discussione sulle eccellenze e quella sulle situazioni di difficoltà – ha spiegato Marinelli, responsabile povertà della segreteria regionale – perché accanto all’Umbria delle eccellenze che fanno da locomotiva dello sviluppo, c’è un’Umbria che soffre, che patisce una crisi che ha reso anche il nostro territorio più povero e più disuguale. Dunque allo sviluppo si accompagni l’equità. In Umbria si è garantito il mantenimento dei livelli assistenziali, ma dobbiamo investire di più ed è importante avviare un percorso che faccia una geografia delle nuove povertà,  che faciliti il confronto sul tema e che metta sul tavolo politiche innovative. Anche perché sono le politiche che stratificano l’identità, che significa appartenenza al partito”.

Non siamo riusciti, purtroppo, a fare la scuola di formazione – ha detto Leonelli – ma l’appuntamento è solo rimandato a questo anno; abbiamo, invece, organizzato la Festa nazionale della cultura, recuperando un tema caro al nostro dna e facendola a Perugia, dove da anni mancava un appuntamento del genere nell’area urbana”.

Mandato in scadenza – Il 2017 si caratterizzerà, infine, per un approfondimento della discussione sulla forma partito, sulla scia di quanto si sta facendo anche a livello nazionale: “daremo vita a un gruppo di lavoro – ha spiegato Leonelli – che si occuperà di lavorare sul territorio a una discussione sui nostri strumenti e sulla nostra organizzazione. Abbiamo bisogno di un nuovo approccio su come si fa politica, pensando che non si può applicare oggi un modello buono venti anni fa e soprattutto che non si può pensare di essere credibili e attrattivi con uno schema che vede la prevalenza dell’appartenenza alle correnti sull’appartenenza al partito: non funziona, produce tensioni che si scaricano anche sulle segreterie e sulle amministrazioni locali; non è un caso che nei comuni più grandi della regione – Perugia,. Terni, Spoleto, Gubbio. Bastia Umbra, Todi, Castiglione del Lago – il segretario è stato dimissionato o ha rassegnato le dimissioni prima della scadenza del mandato o si sono prodotte fratture e fibrillazioni importanti: non credo che tutti questi segretari fossero inadeguati. E’ un sistema che porta a un braccio di ferro perenne, logorante, da scardinare recuperando orgoglio e passione della politica”.

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