I reggenti del PD Gubbio, dopo il commissariamento deciso dal segretario regionale Tommaso Bori – che ha affidato la guida del partito al sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti – hanno presentato ricorso agli organi di garanzia del Partito Democratico nazionale, regionale e provinciale.
“Riteniamo il provvedimento inesistente – hanno dichiarato Giovanni Manca, Giovanna Uccellani, Ubaldo Casoli, Nicola Maria Aloia e Gianni Fabbretti – per due motivi essenziali: il segretario regionale non ha, per Statuto Regionale, articolo 8, il potere di adottare atti del genere, che vengono invece attribuiti al segretario provinciale dopo una procedura di coinvolgimento della direzione di quel livello dirigenziale. Inoltre lo Statuto Nazionale, all’articolo 23, elenca tassativamente i casi in cui è possibile commissariare un livello di dirigenza del Partito e nella situazione di Gubbio non ne ricorre alcuno“.
“Crediamo che il rispetto delle regole in qualsiasi consesso sia garanzia di democrazia e funzionamento corretto dello stesso e in questo caso tutte le regole stabilite sono state calpestate da un atto di arroganza senza precedenti, che verrà verificato con gli organi competenti. Pertanto, finché la questione non sarà risolta, invitiamo il sindaco di Gualdo Tadino ad astenersi dal compiere qualsiasi azione, che rischia soltanto di complicare la ripartenza corretta, nell’interesse del centrosinistra eugubino”.
“Questo è lo spirito con cui abbiamo deciso di provare a ricostruire una presenza significativa di Pd e centrosinistra nel territorio. Lo facciamo con umiltà e trasparenza, anche cercando di impedire tentativi di riciclaggio e trasformismo. Il riferimento è a chi ha interpretato in prima persona la sconfitta elettorale, con gravi responsabilità del segretario regionale e di altri – non tutti – rappresentanti regionali del cosiddetto Patto Avanti, che per la prima volta nella storia politica hanno imposto soluzioni decise o maturate lontano dalla Città. Non lo facciamo per campanilismo ma per il rispetto delle sensibilità dei concittadini. Il PD deve fortemente stare in sintonia con il sentire degli eugubini anche con chi lo rappresenta: rivendichiamo con forza questo diritto. Siamo determinati a portare questa battaglia fino in fondo“.
I reggenti comunicano infine di aver informato anche il vertice del partito, la segretaria nazionale Elly Schlein, “perché ravvisiamo in questi comportamenti l’esatto contrario di quello che lei intende per un nuovo Partito Democratico. In una prossima conferenza stampa spiegheremo le ragioni politiche e formali che ci spingono ad andare avanti con la nostra azione pienamente legittima votata all’unanimità dall’Unione Comunale del Partito Democratico di Gubbio”.