Gubbio e Gualdo

Pd Gubbio, Presciutti si dimette da commissario | I 5 reggenti tornano alla guida del partito

Clamoroso dietrofront in casa del Pd Gubbio, che in queste ore è tornato nelle mani dei 5 reggenti dopo le dimissioni del commissario Massimiliano Presciutti, avvenute proprio ieri sera (20 settembre) durante una riunone dem nella sede di Piazza Oderisi.

Giovanni Manca, Giovanna Uccellani, Ubaldo Casoli Nicola Maria Aloia e Gianni Fabretti riprendono dunque il controllo del partito, dopo aver annunciato anche il ricorso alla Commissione Garanzia contro il discusso commissariamento deciso dal segretario regionale Tommaso Bori, che aveva scelto proprio il sindaco di Gualdo Tadino come “traghettatore”.

“Inutile ripetere che si trattava di una nomina fatta al di fuori di ogni regola interna del Partito Democratico – hanno ribadito i 5 reggenti – Un ruolo che tra l’altro sarebbe venuto meno in quanto, a norma di Statuto, la nomina non è stata ratificata entro 30 giorni (termine perentorio in quanto di garanzia) dall’organo deputato. Senza la minima ipocrisia possiamo riconoscere lo sforzo generoso di Massimiliano, trovatosi di fronte ad una realtà complessa che non poteva essere risolta con delle scorciatoie. In ogni caso, ad oggi, per il PD del nostro comprensorio egli resta l’autorità politica più rilevante in quanto sindaco della città più grande governata dal nostro partito. Il suo contributo politico, nelle forme che concorderemo, sarà fondamentale”.

I problemi che avevamo di fronte restano tutti lì con meno tempo per affrontarli. Il Pd è riconosciuto come punto di riferimento politico a livello nazionale dalla maggior parte degli aderenti alle varie realtà della sinistra eugubina. A Gubbio per una serie di motivi e responsabilità non solo locali, non ha svolto quel ruolo di riferimento e di luogo della politica aperto e accogliente per essere riconosciuto come la casa del popolo del centrosinistra. E’ su questo obbiettivo che ci stiamo impegnando con la consapevolezza che servono tempi lunghi, obbiettivi comuni, azioni concordate e coordinate, luoghi di approfondimento comuni. Le elezioni comunali hanno sancito in maniera chiarissima tutto questo”.

Ora i 5 reggenti affronteranno dunque le elezioni regionali, ponendosi innanzitutto due problemi: “Il primo è quello di dare il massimo apporto alla vittoria di Stefania Proietti, il secondo è quello di tentare ad avere una rappresentanza cittadina nell’assise regionale. Nei prossimi due o tre giorni dobbiamo verificare se esiste una candidatura sulla quale far convergere i consensi degli eugubini per conquistare un seggio in regione”.

Da parte sua Presciutti ha espresso il suo dispiacere e frustrazione “per la situazione politica del Partito Democratico a Gubbio”, criticando duramente l’atteggiamento di alcuni membri, accusandoli di “personalismi, lotte interne e mancanza di visione collettiva“. L’ormai ex commissario ha così annunciato di “non voler più contribuire a quella che vede come la “distruzione” del partito a Gubbio“, dichiarandosi “lontano anni luce dai comportamenti ambigui di alcuni esponenti” e preferendo “ritirarsi piuttosto che essere coinvolto in dinamiche che considera contrarie ai suoi valori politici e personali.