Foligno

Pd di Foligno in campo per la sanità pubblica: “E il distretto non si tocca”

Partito democratico folignate in campo per la sanità pubblica, con un occhio anche al processo di riorganizzazione dei servizi ospedalieri tra Foligno e Spoleto. In attesa del consiglio comunale aperto sulla sanità, richiesto dalle minoranze, e in via di convocazione, i dem scendono in campo lanciando una raccolta firme. A presentarla, nella sede del Pd di via Mazzini, la segretaria Maura Franquillo, la consigliera comunale dem Rita Barbetti, il presidente del partito Carlo Fioretti e il dottor Sandro Venanzi, responsabile del dipartimento sanità.

Sarà possibile sottoscriverla rivolgendosi agli esponenti del Pd, ai consiglieri comunali. Allo studio anche occasioni di raccolta in piazza.


Sanità Foligno, quadrato intorno all’ospedale. Lega: “Distretto qui non in discussione”


L’allarme per la sanità

A Foligno e in tutta la Regione Umbria – si legge nella petizione – i principi fondamentali sui quali si basa il sistema sanitario nazionale stanno venendo meno. Per far fronte comune alla situazione tragica in cui verte la situazione sanitaria è necessario puntare sulla mobilitazione territoriale. Dal 2019 in particolare abbiamo subito la riduzione e la rimodulazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) che devono essere garantiti. Abbiamo subito la riduzione dei Centri di Salute Mentale del territorio a scapito dei pazienti che si ritrovano a dover ricorrere al pronto soccorso dell’ospedale, già di suo sovraccarico. Sono stati ridotti i distretti nel territorio, è stato diminuito il personale nel nostro ospedale (che fino al 2019 vantava nomi di eccellenza). I cittadini per controlli urgenti sono costretti a liste di attesa interminabili e a lunghi “pellegrinaggi” in giro per l’Umbria dato che dopo mesi i controlli vengono dati a km di distanza dalla città di residenza. È d’obbligo garantire ai cittadini dignità ed equità da subito. È necessario il ripristino dei servizi sanitari di base in nome di una sanità pubblica efficiente. È necessaria l’assunzione di personale ospedaliero e primari da subito”.

La difesa del Distretto

E sull’ospedale di Foligno: “la struttura moderna del nostro ospedale deve essere potenziata per permettergli di svolgere il servizio per cui è stato rinnovato e fatto crescere nel corso degli anni: servire un ampio bacino di utenza che, con la nuova SS77, arriva fino alla regione Marche. Vanno rimodulate le liste di attesa, il ricorso alla sanità privata deve essere una scelta, non l’unica scelta. Devono essere ripristinati subito i servizi che fanno parte dei Livelli Essenziali di Assistenza, recentemente sospesi ne è un esempio l’ambulatorio per la Terapia del dolore a Foligno. II Distretto sanitario della terza città umbra non può essere cancellato. Foligno è un centro demografico importante e necessita di un punto di riferimento che svolge un ruolo essenziale di coordinamento ed erogazione di servizi.
Per lo stesso motivo le Case di Comunità devono essere inserite in modo capillare sul territorio, si tratta di strutture polivalenti che garantiscono funzioni di assistenza sanitaria primaria e attività di prevenzione. I Cittadini di Foligno ne hanno diritto, non possono essere esclusi dai servizi sanitari gratuiti per scelte politiche che favoriscono il Privato. Ridurre i servizi alla categoria di cittadini più svantaggiata è vergognoso, ed è l’ulteriore manifestazione di ignoranza di chi dovrebbe amministrare avendo a cuore il bene di tuti, in particolar modo dei piú fragili”.

Foligno e il distretto

La linea dunque sul distretto non cambia, anche se si fa più articolata. Una linea che, nei giorni scorsi, aveva portato a far alzare la tensione con Spoleto. “Nella riorganizzazione – ha detto Barbettiauspichiamo una distribuzione di servizi ottimale. Sul distretto, il discorso è complesso. Da 12 diventeranno quattro, assumendo caratteristiche più che altro direzionali. A Foligno è previsto contestualmente alla promessa palazzina con fondi Inail, per la Casa di comunità e distretto. D’altro canto la presidente Tesei ha assicurato questa sede anche a Spoleto“. Confermata la rivendicazione “per una questione territoriale” da Franquillo. Mentre il presidente Fioretti ha ribadito come “sia necessario evitare di arrivare ad una guerra di campanili, e per evitarlo serve una seria integrazione“. Anche da Venanzi l’analisi della situazione: “Spoleto ha accettato limitazioni, rivendicando il distretto. Un fatto che diventa irrinunciabile, politicamente, per l’amministrazione comunale spoletina. Il distretto diventerà però sempre di più solo amministrativo e direzionale, perché molti servizi saranno nella casa di comunità. Una struttura che, come l’ospedale di comunità, con il Pnrr a Foligno non è prevista“.