Il Pd di Torgiano verso il commissariamento, dopo le dimissioni rassegnate dal segretario Domenico De Marinis. L’incontro di lunedì sera, che doveva servire per superare le divisioni avendo come garante il commissario regionale Walter Verini, si è chiuso dunque nel peggiore dei modi. Verini non c’era e subito si è capito che l’esito sarebbe stato tutt’altro che la fumata finale del calumet della pace.
Quelle condizioni che lo stesso Verini, nell’incontro di qualche giorno fa, aveva posto come fondamentali per il rinnovamento del partito, non solo da queste parti (il superamento delle fratture e delle correnti per avviare un percorso unitario e di riorganizzazione del partito) a Torgiano non ci sono.
Ne ha preso atto De Marinis, che ha motivato le proprie dimissioni con l’impossibilità di portare avanti un percorso di unità politica. Anche perché nei precedenti incontri dall’interno del partito erano state mosse accuse pesanti, anche personali, nei confronti di alcuni membri della segreteria. Parole a cui non sono seguiti chiarimenti, al di là di qualche tattico accostamento. Le critiche e le repliche si sono limite, per lo più, ad accuse personali e zuffe interne.Così come non c’è stato un reale dibattito politico di analisi sui risultati elettorali, con la scelta di candidare Marzio Vaccari. E allora, inutile proseguire così.
A questo punto si apre l’iter per decidere il futuro del Pd a Torgiano, con il commissariamento che appare l’epilogo più probabile.
Intanto in Consiglio Vaccari ha chiesto agli uffici di acquisire tutti gli atti relativi a quanto fatto dall’amministrazione comunale negli ultimi 5 anni. Pratiche che saranno scandagliate, da quella relativa agli idranti per il sistema di sicurezza alla tariffa dei rifiuti.