Ma che problema avrà mai il Pd con la comunicazione? Disorientati dal dietrofront renziano sul prossimo referendum costituzionale che non sarà più motivo di dimissioni del premier, bacchettati dal “padre” nobile Giorgio Napolitano che sul modo di affrontare pubblicamente i temi della modifica costituzionale, duro come un macigno afferma “sono stati commessi degli errori…strategia che ha favorito il fronte del no”, non paghi dell’odio-amore con le moderne tecniche di comunicazione per cui spesso sui social Facebook o Twitter abbondano solo le risse tra renziani ortodossi e minoranza “gufesca”, pieni di Responsabili della comunicazione che nei livelli locali del partito si trasformano in Sibille Cumane del comunicato stampa o Archimedi Strologoni, eccoti che in Umbria arriva la novità che non ti aspetti. Il colpo gobbo, il cucchiaio calcistico, la genialata impensabile.
Un seminario di formazione sulla comunicazione e promozione della campagna elettorale #bastaunsi promosso dall’Associazione,, “Nessun Dorma – Umbria” presieduta da Ramona Furiani, in collaborazione con l’On. Marina Sereni Vice Presidente della Camera dei Deputati.
Si sente dunque la necessità di formare i quadri locali del Pd su come raccontare e possibilmente spiegare correttamente ai cittadini i temi referendari a due mesi dalla data dall’apertura delle urne. Un pò come sta accadendo in queste ore alla Scuola di Formazione nazionale del Pd, dove il Premier Renzi in persona sta spiegando come cambiare strategia sul Referendum anche nella comunicazione (finito il tempo degli imperanti Facebook e Twitter ora Renzi usa la metafora di Instagram, i fatti dunque attraverso il fermo immagine “per provocarvi”, dice lui).
Tempistica a parte, fulminante come quella di un bradipo alle 4 della mattina in un giorno di pioggia nella foresta amazzonica, dopo ondate tsunamiche (da mesi e mesi) di trasmissioni televisive su come dove e perchè della riforma costituzionale, il Pd umbro realizza il 2 ottobre che è tempo di prepararsi adeguatamente sul referendum a 62 giorni dal voto (4 dicembre ndr.)
Tralasciamo la boutade sul fatto che chi organizza si intitola ” Nessun dorma-Umbria”, che uno potrebbe dire, “e se dormivano davvero….??”, ma il correre ai ripari per una campagna iniziata già in salita con l’aut-aut “se perdo mi dimetto”, diventa in Umbria l’occasione per dire a tutti che in questa regione le cose si fanno con gli attributi sempre ben irrorati.
Colpisce sempre il punto di vista, la prospettiva, della politica nazionale e locale che ormai dà sempre per scontato che sui temi strategici del paese il cittadino sia disinformato, e che su tutto vada “educato”. Il popolo-gregge da condurre ai verdi pascoli del sol dell’avvenire. “Vogliamo incentivare la partecipazione attiva alle scelte politiche – conferma la Furiani – e creare momenti di approfondimento in cui centrale sia il merito e il contenuto delle questioni”. E la strategia nuova quale sarebbe?
E per educare ci vuole il maestro, il professore. Nel seminarione di Assisi ce ne sono a iosa: il Prof. Luca Castelli (Prof. associato di diritto costituzionale all’Università di Perugia), Francesco Nicodemo (si occupa a Palazzo Chigi della Comunicazione del Presidente del Consiglio), Dino Amenduni (socio di Proforma e Consulente politico e pianificatore strategico, insegna Comunicazione politica ed elettorale all’Università di Bari), Gabriele Dandolo (Campaign manager e consulente strategico, ha seguito per Quorum le campagne vincenti di De Luca e Beppe Sala), Marco Regni (comunicatore politico), Roberto Montanari (Dal 2002 al novembre 2007 segretario regionale Ds, Consigliere Regionale dell’Emilia Romagna, ed attualmente membro della Direzione nazionale del PD).
E se non bastassero le menti a disposizione del Pd si può sempre ricorrere ai “pensosi” membri della strategia comunicativa del Fertility Day, fulgido esempio di come si possa mescolare in un battito di ciglia (rigorosamente finte) fertilità con fertilizzante.
Insomma contro il seminario di Assisi, “nun ce poi fa gnente…”, come con i miracoli della Beata Quartina. E quand’anche il seminario non servisse, il Pd ed il suo braccio armato “Nessun Dorma-Umbria” hanno in serbo l’arma finale, l’atomica sporca. Il dibattito.
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