Claudio Bianchini
L’assemblea pubblica di ieri sera, convocata alla sala della corte del Palazzo Comunale, per annunciare gli interventi di pavimentazione su via Benedetti Cairoli, è stata a dir poco incandescente. I cittadini hanno contestato duramente e ripetutamente sia l’assessore Salvatore Stella che il responsabile unico del procedimento, Giovanni Rossi. Quest’ultimo ha persino abbandonato in anticipo l’incontro, tra le contestazioni e gli insulti di alcuni presenti. Sono volate parole grosse, ripetute richieste di dimissioni e addirittura alcuni termini decisamente fuori luogo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stato il progetto che prevede metà via Benedetto Cairoli ripavimentata e l’altra metà, all’altezza del plesso scolastico, semplicemente asfaltata. Una decisione presa nel 2006 da un’apposita commissione storico-tecnica e che ha fatto andare letteralmente su tutte le furie chi vive e lavora nella zona. Invocata a gran voce anche la realizzazione di marciapiedi, così come la misurazione dei livelli di sostanze nocive nell’aria, dovuti all’intenso traffico lungo la strada. Contestato persino il metodo di partecipazione della cittadinanza, nelle comunicazioni inviate dal Comune infatti era indicata la convocazione dell’assemblea, ma non la data di inizio lavori. I cantieri infatti, partiranno lunedì prossimo, e la gente ha protestato per il poco tempo lasciatogli a disposizione per potersi organizzare. Per entrare nell’aspetto prettamente tecnico: la durata dei lavori è prevista in 90 giorni, periodo entro il quale via Cairoli tornerà transitabile, poi si procederà con la pavimentazione vera e propria. Ma l’assessore Stella ha assicurato tempi rapidi anche per piazza San Domenico e piazza della Repubblica che dovrebbero essere concluse entro fine maggio, e quindi disponibili per gli eventi quintanari. Massima accelerazione anche per completare il tratto di via Garibaldi verso via Umberto I. Stando all’attuale cronoprogramma, è stata quindi ribadita la concreta possibilità di chiudere l’intera opera entro dicembre. I vari cavi di plastica che spuntano ai lati delle strade, saranno invece sistemati dall’Enel e della Telecom, e poi richiusi con pietre su misura già predisposte e conservate in un magazzino, con tanto di mappatura che ne indica la rispettiva collocazione.