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Pavimentazioni Foligno, sindaco Mismetti “Disagi ora, ma la città raggiungerà un livello che non abbiamo mai conosciuto” (Foto TO®)

“I lavori di realizzazione delle reti tecnologiche, del cablaggio e della pavimentazione del centro storico della città di Foligno sono iniziati nel novembre del 2009 e andranno a concludersi il 31 dicembre del 2013. Questo, assieme alle loro interruzioni, che nello specifico corrispondono al periodo di saldi, ferie estive, le due Giostre della Quintana, I Primi d’Italia, Natale e Pasqua, era già noto a tutti da tempo”. Non si lascia trovare né impreparato né soprattutto provato dalle numerose polemiche che hanno fatto registrare prese di posizioni da parte di esponenti politici e associazioni di categoria l’assessore alle opere pubbliche del Comune di Foligno, Salvatore Stella, tanto da aver convocato un incontro con la stampa per sottolineare come i lavori “stiano andando avanti nella maniera corretta e giusta, la stessa con cui in questa e nelle prossime occasioni vorremo continuare a dare delle risposte” e poter ribadire, tra le altre cose, come “noi andremo avanti determinati e come previsto, senza pensare di cambiare le cose in corsa. Non abdicheremo al nostro ruolo perché altrimenti i lavori si concluderanno tra dieci anni” e, per quanto riguarda le associazioni di categoria, “le abbiamo informate sulle vie che sarebbero state oggetto di lavori. Venti giorni prima di iniziare un cantiere abbiamo infatti proceduto e procediamo ad un volantinaggio nelle case e nei negozi interessati. Il punto d’ascolto continua ad essere aperto presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Piazza della Repubblica n. 8-9, ndr) il martedì dalle 10 alle 12, il giovedì dalle 15.30 alle 17.30 e il sabato dalle 9 alle 11: l’afflusso è quasi assente. In più, ogni mese viene promosso un incontro con le associazioni di categoria per illustrare la situazione, discutere e prendere in esame eventuali proposte. L’incontro si svolge ogni primo martedì del mese e nel caso in cui è stato fatto in ritardo è perché proprio loro hanno chiesto di posticipare. Tutti potevano dunque informarsi tranne chi ha scelto volontariamente di non farlo. Possiamo allora rimanere tranquillamente fermi sulle nostre posizioni, anche perché si è gridato un po’ sopra le righe, senza pensare che il cronoprogramma ha stabilito con chiarezza quali sono i cantieri che si sarebbero aperti e lo stesso cronoprogramma è stato partecipato, corretto coi suggerimenti, accettato e infine pubblicato. Dobbiamo essere celeri? Per questo abbiamo costretto la ditta a portare più personale: vogliamo sul serio finire in tempo, poi una settimana di tempo può anche sfagliare vista la complessità dell’azione. Gli allacci ed i collaudi non sono cose che ci inventiamo e per farli incastrare ci vuole sapienza, intelletto e grande disponibilità da parte di chi lavora per un’opera faraonica così complessa in una città che continua a muoversi”.

La città rimarrà un cantiere aperto durante le prossime ferie della ditta? “Cinque cantieri, tra cui quello di via Umberto I, verranno reinterrati, mentre in via Mazzini, via XX Settembre e via Gramsci ci sono allacci provvisori che non permettono la solettatura”. E la viabilità? “Con un verbale abbiamo riaperto via Garibaldi da otto giorni; venerdì verrà riaperto il tratto di via Gentile da Foligno e verranno riaperte anche via Palestro e via Saffi. Nonostante non sia ancora finita riapriremo al traffico pure via dei Monasteri: non inizieremo ora la pavimentazione, piuttosto lo faremo quando l’uscita della via sarà impedita dai lavori in via Umberto I, così da agevolare il traffico”.

“Fare polemiche non ci interessa: la sfida delle pavimentazioni, con la realizzazione delle reti tecnologiche e del cablaggio di Foligno, è quella di trasformare in meglio la nostra città per decenni, se non addirittura per un secolo. È un percorso storico” ha invece sottolineato il primo cittadino, Nando Mismetti. “I disagi ci sono, ma l’obiettivo di questo intervento, al centro per mesi di convegni, seminari e incontri, era stato annunciato: rendere la città bella ed accogliente, farle raggiungere un livello che le nostre generazioni non hanno mai conosciuto. Per questo rinnovo l’appello alla collaborazione e alla comprensione di cittadini e commercianti. Stiamo dentro ad una sfida storica per la città in cui il disagio vero è iniziato col terremoto del 1997. C’è stato un lungo percorso di ricostruzione ed oggi siamo dentro all’ultimo passaggio. Il centro storico era come prima del 1997? Siccome questa è la sfida la polemicuccia non ci interessa. Noi abbiamo voluto mantenere le radici e stiamo restituendo patrimoni che per generazioni diverse non abbiamo mai visto, vedi la chiesa dell’Annunziata chiusa da 300 anni. Capisco i problemi ma è indubbio che la realizzazione di lavori comporti difficoltà e per fare questi interventi ci vuole tempo. Trovo controproducente, un vero e proprio boomerang, descrivere il centro storico come un ‘inferno’. Tutto questo allontana sia coloro che provengono da fuori che gli stessi folignati che abitano fuori del centro storico”.

(Elisa Panetto)

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