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Pavimentazioni Foligno, è crisi aperta con l'amministrazione. Confconsumatori, Confcom e Confartigianato chiedono revoca delega a Stella (Foto TO®)

(Aggiornamento h 14.31) – Dopo l’accesa conferenza stampa dei presidenti della Federazione Regionale Umbria della Confconsumatori – Confederazione generale di consumatori (Salvatore Lombardi), Confartigianato Imprese Foligno (Giovanni Bianchini) e Confcommercio Foligno e Comprensorio (Aldo Amoni) in cui si è chiesta la revoca della delega alle pavimentazioni all’assessore alle opere pubbliche Salvatore Stella, è giunta poco fa la replica del sindaco del Comune di Foligno Nando Mismetti.

“Revocare la delega delle pavimentazioni a Stella? La prendo come una battuta estiva”. Lo sottolinea in una nota il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ricordando che “la nomina degli assessori e l’attribuzione delle deleghe è di competenza e responsabilità esclusiva del sindaco. Colgo l’occasione per ricordare l’impegno dell’assessore Stella e dei tecnici comunali per la realizzazione di quest’opera complessa”.

Mismetti tiene a precisare che “sin dall’inizio dei lavori sono stati istituiti incontri periodici con le associazioni di categoria, presenti i tecnici comunali e i responsabili della ditta esecutrice dei lavori, per raccogliere osservazioni e contributi. Inoltre per tre volte a settimana all’Urp sono stati presenti tecnici per informare sull’andamento dei lavori. Indubbiamente il disagio espresso in Consiglio comunale da cittadini e commercianti va considerato. A questo proposito verranno convocate, come ho già anticipato in sede consiliare, riunioni con cittadini e commercianti, via per via, per spiegare la situazione e cercare di limitare al minimo i disagi. Non credo però che sia il caso di prendere posizioni – associazioni di categoria e gruppi di opposizione – che si prestano a strumentalizzazioni. Voglio precisare che la situazione economica del Paese – ora viene riconosciuta anche a livello nazionale – è talmente difficile che non è possibile attribuire le difficoltà dei consumi al problema delle urbanizzazioni a Foligno. In questi anni non si è registrata alcuna inversione rispetto alla crisi, come è avvenuto in altri Paesi europei. E nonostante le difficoltà di bilancio il Comune ha sostenuto numerose iniziative nel centro storico, basti ricordare l’ultima, “Summer in the city”, attraverso l’erogazione di contributi sostanziosi e la concessione gratuita di spazi adeguati. Ribadisco ancora una volta che la sfida delle pavimentazioni, con la realizzazione delle reti tecnologiche e del cablaggio di Foligno, è quella di trasformare in meglio la nostra città per decenni. E’ in atto un miglioramento complessivo della nostra città che non deve essere dimenticato, né sottovalutato”.
Mismetti ha ricordato che “l’opera delle pavimentazioni conclude un ciclo di interventi, successivi al terremoto, che hanno cambiato positivamente la nostra città. E’ vero, ci sono disagi ma siamo al lavoro per ridurne l’impatto. Non possiamo fare interventi migliorativi, come nel passato – penso alle passerelle in legno sul Corso – perché le difficoltà di bilancio ce lo impediscono: è un dato oggettivo”. Il sindaco ha rinnovato l’appello alla collaborazione di cittadini, commercianti e residenti “perché con la realizzazione di questa opera Foligno diventerà ancora più bella. Certo, noi ci assumeremo le nostre responsabilità”.

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“Sì alle pavimentazioni però meno disagi ai cittadini, ai consumatori, ai commercianti. Più sicurezza nei passaggi pedonali attigui ai cantieri”. È stato questo il titolo e il tema della conferenza stampa indetta da Salvatore Lombardi, presidente della Federazione Regionale Umbria della Confconsumatori – Confederazione generale di consumatori, all’indomani dell’“irruzione” degli operatori economici del centro storico della città di Foligno al Consiglio Comunale. Con lui, nella Sala Aristotele dell’Hotel Le Mura, c’erano anche Giovanni Bianchini, presidente della Confartigianato Imprese Foligno e Aldo Amoni, presidente della Confcommercio Foligno e Comprensorio e Umbria. E i toni non hanno accennato a smorzarsi, piuttosto sono continuati ad essere davvero caldi.

“Il terremoto vero di Foligno è questo” ha subito esordito senza mezzi termini Lombardi. “Dovevano capire prima che l’opera, molto importante e complessa, era colossale e questo, in fase progettuale, non è stato visto o è stato visto male. Per questo la gestione doveva essere messa in mano a dei tecnici che sarebbero stati in grado di capirne l’impatto: ora, tutto questo, significa allo stesso tempo blocco e morte del commercio e desertificazione della città. Apprezzo l’apertura e la sensibilità dell’assessore Stella e del sindaco Mismetti ma Foligno non ne può davvero più, per questo il cronoprogetto va affrontato e riadattato se non addirittura riformulato per finire e chiudere”.

Per Bianchini “l’amministrazione ha problemi interni di gestione del centro storico. Se noi gestissimo le nostre aziende come loro gestiscono i lavori di pavimentazione a quest’ora avremmo fallito”. E il presidente si fa sempre più duro: “il tavolo è stato sbugiardato e qualsiasi incontro dovrà essere verbalizzato. Con l’assessore Stella non ci vogliamo parlare più, desideriamo farlo solo col sindaco e quando andiamo a parlare con l’amministrazione desideriamo che da ora in avanti ci siano anche i sindacati. I sindacati devono arrabbiarsi ma loro vanno dove sta il mucchio: piuttosto, devono pensare che ci devono supportare. Ricorderemo una ricostruzione senza morti ed una pavimentazione con negozi morti. Se ce ne andiamo dal centro non è di certo colpa nostra”.

“L’assessore Stella si fa scudo degli accordi e allora questo non ci va bene” ha affermato duramente Amoni portando, tra i vari esempi via Umberto I che “doveva essere fatta in quattro tratti e invece ha disatteso l’accordo, così come in via Gramsci. Quattro riunioni quattro cronoprogrammi diversi. Oggi dico basta. L’assessore si è fatto scudo di noi, ci ha presi in giro, anche perché lui sapeva che gli operai sarebbero andati in ferie mentre noi no, perché avevamo pattuito di fermare i lavori a settembre per ovvi motivi. Non siamo i primi ma nemmeno gli ultimi arrivati. Insieme, domani mattina (oggi per chi legge, ndr) andremo dal sindaco per chiedere che tolga all’assessore Stella la delega e la prenda lui. Questa situazione è pericolosa, i commercianti non incassano più niente e le passerelle non sono nemmeno adatte per i portatori di handicap. Bisognava chiamare degli urbanisti. Confidiamo nella saggezza del sindaco e speriamo che almeno per un’altra settimana si continui a lavorare”.

(Elisa Panetto)

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