Città di Castello

Pavimentazioni centro storico in degrado, si torna a parlare di Ztl

Lo stato delle pavimentazioni del centro storico di Città di Castello, soprattutto quelle più recenti in pietra, è stato al centro di un’interpellanza presentata da Vittorio Vincenti (Tiferno Insieme) nell’ultima seduta del Consiglio comunale.

Pietra “serena”

Negli ultimi 20 anni la città è stata protagonista di vari rifacimenti della pavimentazione delle vie principali del centro storico, a partire da via XI settembre, via Fucci, via Scatorbia, via Mario Angeloni, piazza Matteotti e altre zone con l’uso di pietra detta “serena”, proveniente da diverse cave dell’Appennino.

Vincenti “Avanzato stato di degrado”

“Di fatto – fa notare Vincenti – non è mai stata progettata una regolamentazione del traffico nel centro storico e lo stato delle sopracitate vie e piazze in pietra serena è in avanzato stato di degrado, con la formazione di evidenti avvallamenti e screpolature superficiali. Risulta ancora oggi che via XI settembre e piazza Matteotti siano percorse da insistente traffico, le piazze centrali sono usate per i mercati bisettimanali e il passaggio di mezzi e pesanti spazzatrici sia la prassi. Via San Florido è nella stessa situazione di traffico pesante”.

L’interpellanza di Tiferno Insieme

Su questo argomento Vincenti vuole sapere dalla Giunta “se esiste un progetto di dettaglio allegato alle progettazioni delle pavimentazioni, dove si evince che il materiale scelto sia adatto al traffico veicolare intenso come quello in via XI Settembre. Ci sono prove di accettazione dei materiali di tali pavimentazioni? Come sono state svolte da parte dei direttori dei lavori? In caso nelle zone di San Florido e via Marconi vi siano problemi di durabilità pavimentazioni, ci sono polizza o garanzia da parte delle imprese che le hanno installate? Il Comune ha in programma di mettere a bilancio o programmare una sistemazione della parti più ammalorate di via XI settembre e delle piazze principali?” Infine Vincenti chiede anche se “l’amministrazione abbia in mente di regolamentare i traffici di mezzi nel centro storico con una zona a traffico limitato e quali siano i tempi”.

Le risposte dell’assessore Secondi

Dove siamo intervenuti abbiamo fatto un lavoro complessivo, sia pavimentazione che sottoservizi, con un peso economico molto oneroso e in tre fasi successive – ha risposto il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi Nelle piazze e vie principali del centro storico c’è stata una progettazione esecutiva molto specifica e collaudo con prove di laboratorio finalizzate alla resistenza al traffico. Le assicurazioni sono legate al codice vigente”.

Ztl

In alcuni tratti l’usura della pietra è collegabile all’intensità del traffico.aggiunge l’assessore – Nella programmazione della manutenzione straordinaria, la gestione del traffico limitato è fondamentale, abbiamo un progetto Ztl in Agenda Urbana e già abbiamo realizzato 6 varchi per proteggere le piazze. Per il nuovo regime del traffico la partecipazione è iniziata: abbiamo incontrato i commercianti del centro e ora incontreremo professionisti e residenti (magari via web). Per la manutenzione straordinaria possiamo valutare anche i bandi europei per altre risorse. Le priorità sono via dei Casceri, dove l’intervento è anche dei sottoservizi, e zona San Giacomo”.

Dibattito

Bucci (Castello Cambia): “Problematica evidente. La pietra serena è Città di Castello, quali sono gli interventi che possono garantire questo selciato? L’assessore non ha risposto su questo”. Rigucci (Gruppo Misto): “Non avete valutato la composizione della pietra che si sfoglia e la collocazione dei sottoservizi che fa la differenza. Servono accortezze tecniche diverse. Anche Piazza Gabriotti presto si sfoglierà nei faldoni, contano composizione del materiale e taglio”. Minciotti (Pd): “Il degrado c’è. Quale materiale potrebbe andare bene per piazze e strade? Sistemare una piazza comporta meno difficoltà rispetto al sistemare una strada. Piazza San Giovanni in Campo potrebbe essere oggetto di interventi soprattutto in relazione all’adeguamento di San Domenico per il settecentenario della Beata Margherita”.

Nella replica Vincenti ha detto: “La pavimentazione che ha resistito meglio sono i lastroni di porfido della Mattonata. Il problema della pietra serena è da quale livello della cava provenga. Bisognava chiedere più garanzie. A San Giovanni in Campo il porfido è troppo fino, la progettazione non è stata accorta. Via dei Casceri non è detto che i residenti la vogliano pedonabile e quindi la pietra serena con il traffico si rovinerà. In via Marconi è pieno di corrugati colorati. I vostri tecnici non hanno fatto un buon servizio. Rispetto alla chiusura del centro storico, si va dove arrivano i voti: commercianti, professionisti e abitanti sono forse quelli più ostili alla pedonalizzazione”.

La valutazione sui materiali cambia in base al tipo di intervento, se ex novo o di manutenzione. In quest’ultimo caso utilizziamo il materiale che già c’è. – ha precisato Secondi Su via dei Casceri ho solo detto che sarà oggetto di riqualificazione. Sul centro storico incontrare i commercianti è stata una scelta di opportunità, perché è una delegazione ristretta, con i professionisti stiamo valutando di farlo in streaming. Con i residenti questa modalità non sembra praticabile. Scelte dunque logistiche”.