Spoleto

Paura per le nuove scosse di terremoto, la mappa | Nuovi crolli a Castelluccio

Nuove scosse di terremoto oggi nel Centro Italia, con epicentro nella zona del Monte Vettore, distintamente avvertite anche a diversi chilometri di distanza, a Spoleto e Foligno come sulla costa adriatica.

La mappa delle scosse – L’ultima scossa di rilevante entità (sopra il terzo grado della scala Richter) è stata registrata dai sismografi dell’Ingv alle 20:12 con epicentro Montegallo in provincia di Ascoli Piceno, magnitudo 3.7, la precedente era delle 15,23 con magnitudo 3,9 ed epicentro tra Arquata del Tronto, Accumoli ed il territorio di Norcia, a 12 km di profondità. Alle 13,52 c’era stata un’altra scossa, di 3.5 ed epicentro a 10 km di profondità, in territorio marchigiano, tra i comuni Castelsantangelo sul Nera e Montemonaco, ma molto vicino a Castelluccio. Poco prima, alle 13,26, una scossa di 3.8 di magnitudo, con epicentro a 11 km di profondità in territorio nursino, nella zona a nord est del capoluogo e non distante dalla località Capo del Colle. Inizialmente quest’ultimo terremoto era stato valutato di 4.2 gradi di magnitudo ed epicentro in zona marchigiana dalla rete sismologica europea Emsc; valutazione poi successivamente rettificata ed allineata a quella dell’Ingv. Ma nella giornata odierna c’è stata anche un’altra scossa oltre i 3 gradi: quella delle 11,46, di magnitudo 3.3 con epicentro nel versante umbro di Forca Canapine.

Crolla una parte del campanile – E dopo la scossa delle 13,26 a Castelluccio si sono verificati nuovi crolli, fortunatamente di lieve entità. In particolare ad essere danneggiato ulteriormente è stato il campanile della frazione, dove erano in corso degli interventi di messa in sicurezza proprio per evitare il crollo dell’intera struttura. A cadere comunque sono stati soltanto alcuni sassi e la struttura al momento non sembra essere più compromessa di quanto non fosse già. Proprio per evitare che la frazione montana di Norcia – situata proprio davanti al Monte Vettore sotto al quale si troverebbe la faglia che ha provocato il sisma che una settimana fa ha devastato la zona di confine tra Umbria, Lazio e Marche – perdesse uno dei suoi simboli, il campanile della chiesa appunto, era stato lanciato un appello pubblico dai castellucciani, che aveva portato le autorità e la Soprintendenza ad intervenire nel giro di pochi giorni. Al momento della scossa in questione stavano appunto operando alcuni tecnici, rimasti fortunatamente illesi. L’intervento di messa in sicurezza, però, è stato sospeso.

Pioggia e freddo sulle tendopoli – Intanto da ieri è arrivata la pioggia, insieme al freddo notturno, nelle zone terremotate. Perché anche se ancora siamo nel mese di settembre, l’area coinvolta dal sisma del 24 agosto è situata sui monti Sibillini e le temperature di notte scendono vertiginosamente. Soprattutto a Castelluccio, a oltre 1400 metri di altitudine. Per questo oggi le tende sono state dotate di alcune stufette. Ma la situazione non può proseguire così a lungo, in vista dell’autunno e poi dell’inverno. Anche per questo il Comune di Norcia è pronto a mettere a disposizione un’area di sua proprietà per ospitare 24 moduli prefabbricati. L’amministrazione comunale, poi, sta favorendo quei privati che vogliono provvedere ad una autonoma sistemazione, con camper, roulotte o casette di legno.

Scendono gli assistiti – Intanto la Regione fa sapere che sono diminuite le persone assistite la notte scorsa nelle aree di accoglienza approntate dal sistema regionale di protezione civile dell’Umbria nei centri colpiti dagli eventi sismici. Sono state infatti 1.013. L’affluenza maggiore nelle zone di Norcia (484 persone complessive, comprese le varie frazioni); sono rientrati nella struttura gli ospiti della residenza protetta “Lombrici”. A Preci e frazioni 119 persone, a Cascia e frazioni (tra cui Avendita) 75 persone, a Scheggino 22, Cerreto di Spoleto 160 e Monteleone di Spoleto 52, Sant’Anatolia di Narco, presso la palestra del capoluogo, sono ospitate 10 persone, Vallo di Nera 58 persone, 35 persone a Sellano (casette di legno). Sono state allestite 143 tende. I dati sono stati comunicati dal Centro regionale di protezione civile dell’Umbria.

Le verifiche sugli immobili – Per quanto riguarda il censimento dei danni, l’attività è stata organizzata in tre ambiti: verifiche degli edifici strategici e delle scuole; raccolta e organizzazione delle segnalazioni dai Comuni circa le verifiche richieste per gli edifici pubblici e privati; raccolta della disponibilità dei tecnici rilevatori. Edifici strategici e scuole: è stata effettuata un’attività ricognitiva tra tutti i Comuni dell’Umbria per individuare edifici strategici e scuole in cui sono stati fatti controlli o oggetto di nuovo sopralluogo di verifica di agibilità (con scheda AeDES). È stata inviata al Di.Coma.C. (Centro di coordinamento nazionale delle Componenti e Strutture operative di protezione civile) la richiesta per la verifica di alcuni edifici strategici nei comuni di Spoleto, Collazzone, Scheggino e Vallo di Nera e alcune scuole nei comuni di Spoleto, Cerreto di Spoleto, Collazzone, Campello sul Clitunno e Foligno.
Edifici pubblici e privati: molti Comuni non afferenti al Com – Centro operativo misto contattano la Sala Operativa unica regionale per richiedere verifiche su tali tipologie di edifici, pertanto si sta effettuando raccolta e organizzazione di tutti i dati provenienti dai Comuni circa le segnalazioni di verifica degli edifici pubblici e privati. Per la raccolta di tali dati sono state predisposte apposite tabelle riepilogative. Gestione disponibilità tecnici rilevatori: è stata inoltrata una comunicazione ai tecnici rilevatori abilitati e iscritti nell’elenco regionale (ai sensi della DGR 935 del 25/8/2016) al fine di acquisire le disponibilità per i prossimi giorni.

Commissioni regionali a Norcia – Proprio per valutare azioni da attivare, le Commissioni consiliari regionali Prima e Seconda, presiedute da Andrea Smacchi ed Eros Brega, hanno convocato una riunione congiunta per mercoledì 7 settembre alle ore 11 a Norcia, nella Sala Polivalente del Centro operativo comunale (Porta Romana). La riunione dei due organismi consiliari, a cui sono stati invitati a partecipare i sindaci dei Comuni della Valnerina, è finalizzata alla “programmazione di iniziative  legislative regionali, a seguito degli ultimi eventi sismici che hanno colpito il territorio”.

Articolo aggiornato alle 20:30