E’ stato dimesso dopo 10 giorni di ricovero presso l’Ospedale Spallanzani e ha fatto ritorno a casa, in Umbria, il giovane professionista che alla fine dello scorso mese di Giugno aveva manifestato sintomi riconducibili al virus dell’Ebola e che in via precauzionale era stato appunto trasferito dal S. Maria della Misericordia all’Ospedale romano.
L’uomo, di cui per motivi di privacy sono sempre state fornite solo informazioni generiche, si era presentato in piena notte al Pronto Soccorso di Perugia accusando febbre alta e comunicando il suo recente rientro dall’Africa, ed esattamente dalla Sierra Leone. Immediatamente è scattato il piano di emergenza con ricovero in isolamento nella struttura complessa di Malattie Infettive diretta dal Prof. Franco Baldelli.
Il trasferimento del paziente è stato deciso in accordo con i sanitari dello Spallanzani, a seguito di dati anamnestici e di altre informazioni di carattere clinico. I test per accertare un eventuale contagio dal virus Ebola sono stati eseguiti a distanza di 48 ore uno dall’altro ed entrambi si sono rivelati negativi. La piena collaborazione tra i sanitari delle due strutture ospedaliere hanno permesso di comunicare in tempo reale l’esito delle analisi che hanno rasserenato sia i familiari del paziente che gli operatori sanitari, che pure avevano adottato tutte le precauzioni del caso, nel pieno rispetto dei protocolli emanati dal Ministero della Salute. Gli esami di laboratorio hanno permesso di effettuare diagnosi di “Malaria da P. Falciparum”, che ha richiesto terapie importanti per più di una settimana.
Da ieri l’uomo, perfettamente guarito, è tornato in famiglia, ed è pronto a ringraziare gli operatori sanitari del S. Maria della Misericordia, che con lui sono rimasti costantemente in contatto. Si ricorderà che lo stato d’allarme era scattato il giorno successivo il ricovero del giovane avvenuto nella notte del 27 giugno scorso. Una vicenda che ha messo in allarme le strutture sanitarie del S. Maria della Misericordia, che pure avevano attuato il piano di emergenza , che prevede il totale isolamento del paziente ed il suo trasferimento in strutture ospedaliere specializzate, come appunto l’Ospedale Spallanzani di Roma.