La musica sempre più protagonista a Città di Castello. La convenzione tra la scuola comunale di musica “G.Puccini” e il conservatorio “F.Morlacchi” di Perugia, siglata un anno fa, è stata da poco integrata con un protocollo di intesa con la scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale “Alighieri-Pascoli”.
Ad illustrare il progetto, questa mattina in sala giunta, istituzioni e protagonisti di questo patto. “Abbiamo creato un canale diretto che faciliti il percorso per i tanti giovani musicisti tifernati – ha detto l’assessore alle Politiche educative Cestini – Città di Castello ha una vocazione per la musica, dal Festival delle Nazioni al concorso Zangarelli, senza dimenticare che ospitiamo il più grande compositore vivente Salvatore Sciarrino. L’Amministrazione comunale ha voluto valorizzare questa peculiarità facendo sistema, portando il conservatorio nella scuola comunale e quest’ultima dentro la scuola media. Questo per sostenere i nostri talenti locali e le loro ambizioni”.
“Poche città possono contare su una scuola ad indirizzo musicale – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Michele Bettarelli – Da quest’anno, inoltre, c’è un’inversione di tendenza negli iscritti, passati da 95 a 130. Vogliamo incrementarli attraverso un rapporto sinergico con istituzioni impegnate nella stessa disciplina”.
Il direttore della scuola comunale di musica Mario Cecchetti ha poi spiegato nel dettaglio come si sostanzia la collaborazione: “A Città di Castello sarà possibile sostenere, su programmi approvati dal conservatorio e con una commissione di docenti provenienti dallo stesso istituto, gli esami per l’accesso ai corsi del Conservatorio mentre gli insegnanti della scuola comunale saranno disponibili per integrare la rosa di strumenti offerti dalla Dante Alighieri”. “La nostra missione è fungere da trade union tra scuola media e conservatorio – ha concluso direttore della scuola comunale di musica – perché i giovani non saranno più costretti a spostarsi a Perugia per le certificazioni o per suonare strumenti diversi da quelli canonici”.
“Vogliamo contrastare la frequenza di abbandono di ogni attività, una volta terminata la terza media, rischio che oggi si attesta intorno al 70% – ha detto il docente della Alighieri-Pascoli Stefano Susini – Come scuole proviamo ad estendere l’offerta per coinvolgere un numero maggiore di ragazzi e costruire per loro anche un percorso successivo”.“La musica non prevede un solo approccio – ha specificato la collega Eleonora Baldelli -: ti puoi avvicinare a questa forma di arte in molti modi tra cui quello ludico. Dobbiamo soddisfare un entusiasmo che purtroppo spesso viene a mancare al termine della terza media perché è difficoltoso portare i ragazzi al liceo musicale o al conservatorio”.
“Trovarsi nella Sala della Giunta per presentare una convenzione tra scuola e conservatorio è di per sé un evento – ha dichiarato il direttore del Conservatorio perugino Piero Caraba – Dare centralità didattica alla musica non è così scontato e non posso che plaudire a tale iniziativa”, definendo il rapporto “proficuo e di stimolo per la diffusione della cultura musicale in Italia”.