“Voglio essere sicuro che il Ministro Brambilla non venga alla Quintana e per questo le invio il non invito ufficiale”. Questa la reazione sdegnata del Presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, dopo aver letto sui quotidiani l’ennesima esternazione del Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, che ha tentato di spiegare la scellerata scelta di stilare una classifica delle manifestazioni da inserire nel Patrimonio d’Italia. “L’atteggiamento del Ministro è allucinante – ha aggiunto il Presidente – e le sue dichiarazioni sono di estrema gravità tanto che dovrebbe dimettersi. Di sicuro non ci sentiamo rappresentati da lei, anzi la invitiamo a smettere di nominare la Giostra della Quintana. Dopo l’ennesima diffamazione sto pensando di chiedere un risarcimento per il grave danno all’immagine della nostra manifestazione. La Quintana non cerca spazio sui media attaccando un Ministro della Repubblica perché la sua fama arriva dalle prestigiose tradizioni italiane e si è consolidata in 65 anni di splendida rievocazione, altro che nuove sensibilità adeguate ai tempi. Nonostante il Ministro, la Quintana è già patrimonio d’Italia per gli alti riconoscimenti ricevuti. Poi, lo ripeto ancora una volta, il Ministro “animalista” deve sapere che la Quintana non sfrutta i cavalli, ma li tutela come certificato dall’affiliazione alla FISE e, soprattutto, dal suo regolamento che ha fatto scuola in tutta Italia. Voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuto – ha concluso il Presidente Metelli – non certo in cerca di visibilità, come pensa il Ministro, ma proprio perché conoscono i nostri valori e le nostre tradizioni. Alla luce di tutto questo, caro Ministro, la Quintana è orgogliosa di non rientrare in nessuna delle sue categorie”.