I volumi e i documenti storici più pregiati del patrimonio bibliotecario di Città di Castello avranno una fruizione planetaria attraverso la digitalizzazione e la pubblicazione sul portale ‘Internet Culturale’ della Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Lo annuncia l’assessorato alla Cultura, a seguito dell’adesione della giunta comunale al progetto coordinato su scala nazionale dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche.
Gli esemplari più significativi del fondo antico della Biblioteca Comunale “Giosuè Carducci”, che ospita circa 20mila volumi, e della Biblioteca dei Baroni Franchetti, composta da oltre 6.100 tra libri e documenti, saranno inseriti nella banca dati online ministeriale, che mette a disposizione della consultazione pubblica il patrimonio culturale posseduto e conservato in biblioteche e prestigiose istituzioni culturali italiane.
Grazie all’adesione al progetto, l’amministrazione comunale avrà l’opportunità di destinare alla produzione di materiali digitali e multimediali catalogati i 160mila euro stanziati nell’ambito del programma Agenda Urbana per interventi finalizzati alla tutela, valorizzazione e messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, risparmiando interamente risorse che sarebbero dovute essere indirizzate all’acquisto e gestione delle infrastrutture informatiche e telematiche necessarie alla conservazione e condivisione di volumi e documenti. Sarà così possibile ampliare notevolmente il materiale che sarà trasferito su supporto digitale e beneficiare del canale di divulgazione ben più ampio assicurato dalla piattaforma web del Ministero.
Attraverso l’adesione al progetto, inoltre, il materiale del fondo antico della Biblioteca Comunale e della Biblioteca Franchetti sarà consultabile anche sui portali “Cultura Italia”, promosso e gestito dal Mibact, ed “Europeana”, una biblioteca digitale in 30 lingue che riunisce contributi già digitalizzati da diverse istituzioni dei 28 paesi membri dell’Unione Europea. Il progetto di digitalizzazione sarà attivato entro il 2018.
“L’adesione al progetto del Ministero – sottolinea l’assessorato alla Cultura – darà un contributo notevole alla promozione e alla valorizzazione del nostro patrimonio bibliotecario e ci permetterà di utilizzare in maniera più proficua le risorse economiche a disposizione”.