di Giovanni Patriarchi (*)
In relazione a quanto successo nello scorso Consiglio Comunale, intendo fare alcune precisazioni.
Innanzitutto va sottolineato che quel Consiglio era straordinario, in quanto chiesto, con raccolta firme dei Consiglieri delle opposizioni e del PSI. Di conseguenza lo stesso ordine del giorno era già stato predeterminato nella richiesta, scegliendone le priorità. Trovo veramente singolare e politicamente schizofrenico convocare un Consiglio straordinario, come appunto fatto dalle opposizioni, con 25 punti all’ordine del giorno, votando oltretutto in conferenza dei Capigruppo, la richiesta di posticipare di un’ora la convocazione, alle 17.30, richiesta non passata per la contrarietà del PD. A fronte di questo il PDL non trova niente di meglio da fare di uscire dall’aula.
Credo che la maggioranza abbia il dovere di amministrare la città e tenere il numero legale in Consiglio, nel caso non lo facesse sbaglierebbe e verrebbe meno al suo dovere istituzionale.
Penso anche però, che tutti i Consiglieri, compresi quelli dell’opposizione abbiano il dovere di essere presenti, perché questo è il ruolo assegnatogli dai cittadini. Tanto più in un Consiglio richiesto da loro stessi, tra l’altro “forzando” anche l’interpretazione della legge, che permette di convocare Consigli straordinari con la raccolta delle firme di un quinto dei Consiglieri, come garanzia per le opposizioni per questioni particolarmente importanti.
Perciò è veramente sconcertante e inaccettabile che gli stessi siano poi usciti dall’aula! Ci si domanda: era veramente necessaria una forzatura del genere? E’ questo il senso di responsabilità di un’opposizione allo sbando? Perché l’opposizione non dice niente e non ha posizioni su questioni importanti e fondamentali per la città, come il Piano d’Ambito dei Rifiuti o sulla questione dell’Acqua Pubblica? Ma si preoccupa solo di fare confusione?
In quanto alle polemiche sui posti a sedere ad eventi e sui relativi inviti, tengo a precisare che quelli erano interventi inopportuni e sbagliati, che ho già avuto modo di stigmatizzare in Consiglio Comunale, e che afferiscono solo a chi li ha fatti.
Credo comunque che serva una riflessione collettiva, dei partiti, delle forze politiche e dei singoli Consiglieri su quello che è il ruolo del Consiglio e delle Assemblee elettive in generale. Va recuperata fino in fondo un senso di responsabilità che eviti di gettare discredito sulle Istituzioni, come si rischia di fare. E non s’illuda chi vuole giocare su questo, perché non ci guadagnerebbe né la destra né la sinistra, ma è la democrazia a perdere.
(*) Capogruppo consigliare Pd