Gli abitanti di Paterno e Meggiano, frazioni del comune di Vallo di Nera, hanno festeggiato i loro Santi Patroni: San Giusto e San Michele Arcangelo.
Nella bella chiesa di San Giusto martire risalente al XII secolo, detta la Pia per ricordare la sua giurisdizione di Pieve situata in aperta campagna, i paternini si sono ritrovati insieme agli abitanti dei paesi vicini per partecipare alla Messa celebrata dal parroco don Jose. Poi come vuole la tradizione e lo spirito di amicizia, le poche famiglie che ancora risiedono nel paese hanno preparato e offerto cibi tradizionali a base di erbe, ricotta, prodotti del posto.
A Meggiano stessa usanza. Dopo la Messa celebrata da don Feliciano e dedicata oltre che al patrono al parroco defunto don Dante, tutti ad assaggiare pizza, formaggio, salame e dolci innaffiati da vino pecorino prodotto localmente. Un piacevole ritrovarsi insieme di tutta la Comunità che tra tradizione e fede continua a dimostrare devozione verso il santo protettore del paese e degli abitanti. La festa di San Michele Arcangelo era legata fino a qualche anno fa al ritorno dei pastori da Maremma che sempre in un'altra ricorrenza dell'Arcangelo, fissata il 29 settembre, invece partivano con le greggi per la transumanza. L'8 maggio era la festa del rimpatrio, della ricomposizione delle famiglie, dell'ascolto di racconti di altre terre. A Meggiano la festa era detta “dei giovanotti”, ovvero dei ragazzi scapoli che fungevano da santesi per la preparazione delle celebrazioni. Ogni anno una coppia provvedeva a organizzare le funzioni religiose e il pranzo riservato agli uomini, a innalzare l'albero della cuccagna, a dare il via alla corsa intorno al paese e ad allestire il tiro alla pignatta.