Foligno

Pasta Julia ad alta tensione, lavoratori in bilico. I sindacati: “Azioni legali per difenderli”

Sindacati pronti a tutto, anche ad azioni legali, per salvare i lavoratori di Pasta Julia. Una storia più che ventennale, tornata in questi giorni d’attualità.

I tentativi di salvataggio di Pasta Julia

L’ultimo tentativo del 2015 con l’affitto di ramo d’azienda, alla compagine denominata Pastificio Fidelia – dicono Gianluca Menichini di Flai Cgil e Loreto Fioretti di Fai Cisl – non ha avuto le sorti sperate, soprattutto dai dipendenti; quest’ultimi avevano e hanno investito in maniera molto importante su questa possibilità“.

Gli errori e le difficoltà

I sindacati ricordano come evidenti errori abbiano generato tensioni ai 45 dipendenti, attualmente in forza. Tra questi la domanda di concordato, rigettata dopo 5 anni. “La conseguente sentenza del 2019, ha avviato quest’ultimo percorso verso il baratro – proseguono i sindacati – I rapporti inesistenti tra il pastificio Fidelia e la curatela, hanno permesso una difficile sopravvivenza in questi ultimi mesi e le nostre richieste di attenzione e impegno verso i lavoratori, sono cadute nel vuoto. Alla fine di novembre 2020, l’ultima novità che rischia di chiudere definitivamente la vicenda: la curatela intraprende la strada di un nuovo bando di affitto di ramo di azienda, non considerando nemmeno un lavoratore. Questo per noi è un fatto inaccettabile!“.

“Scarsa considerazione dei lavoratori”

Quindi ferma condanna della mancata considerazione dei lavoratori: “Pensare che un’azienda è tale solo perché ci sono quattro mura, un numero miseramente basso di macchinari e un marchio, secondo noi è assurdo e, per alcuni punti i totale contrasto con quanto prevede la nostra Costituzione per la responsabilità sociale dell’impresa; quest’ultima non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale. Nel caso di questo nuovo bando, non considerare i lavoratori è secondo noi perdere completamente la sua utilità sociale. A nostro avviso, fare tutto ciò in nome e per conto di un tribunale, ne aumenta la gravità. Nelle settimane passate, come organizzazioni sindacali abbiamo provato a convincere la procedura a modificare il bando, ma è evidente come la risposta sia stata negativa“.

Azioni legali per difendere i lavoratori

Dai rappresentati dei lavoratori anche forte preoccupazione sugli scenari: “L’imminente scadenza dei prossimi giorni ma soprattutto gli scenari di licenziamento collettivi e chiusura attività che ci sono stati prospettati anche dagli stessi curatori sono allarmanti per le evidenti conseguenze. La cosa certa è che i lavatori e le loro organizzazioni sindacali andranno fino in fondo. Siamo pronti ad avviare tutte le azioni legali necessarie per salvare le decine posti di lavori, comprese quelle per l’annullamento del bando, nonché di un’eventuale assegnazione della stessa azienda ad un imprenditore. Nessuno potrà mai conviverci che questa è l’unica fine di questa vicenda, per rispetto di una storia, di un territorio e dei lavoratori“.