Sara Minciaroni
Si è conclusa domenica con la vittoria del Rione centro due la 29esima edizione del Palio delle Barche. Una settimana di taverne, rievocazioni storiche e serate danzanti sulla splendida cornice del lago Trasimeno.
La gara- Il via poco dopo le diciotto e trenta, ed in poche remate il Luccio era già in testa consentendo così alla portabandiera di aggiudicarsi il primo attracco al pontile. Poi la corsa sfrenata nelle vie del centro storico e di nuovo il ritorno alle barche. E’ qui che ufficialmente per i rivali c’era ben poco da fare. L’equipaggio composto da Daniele Giappichelli , Alessandro Bigerna e Diletta Marchetti è arrivato sulla spiaggia dei giardini del Pidocchietto alzando le braccia in segno di vittoria seguito a distanza dal Rione Oliveto e poi dal Centro storico ed infine dal San Donato.
La festa, la musica fino a notte fonda e le polemiche- Grande successo riscosso durante la settimana dalle varie forme di intrattenimento proposte. Dalle rievocazioni storiche e dagli spettacoli di giullari e mangiafuoco fino alle rappresentazione degli antichi mestieri. Di musica ce n’è stata a volontà ai giardini del Pidocchietto con cover band che si sono esibite tutte le sere. Da sottolineare in due serate la concomitanza dei concerti di Trasimeno Blues. Come in ogni manifestazione che si rispetti non sono mancate le polemiche di alcuni residenti per i decibel musicale. Polemiche che si sono concluse anche con la presentazione di una petizione per la soppressione del Palio stesso. Facile immaginare come l’iniziativa, peraltro sottoscritta da meno di una ventina di persone, sia stata accolta dai 240 portatori festanti.
La corsa delle brocche- E’ una gara a staffetta , di quattro ragazze per ogni Rione che quest’ anno è stata vinta dal Rione Oliveto grazie allo sforzo atletico di Nicoletta Luiso, Chiara Mannucci e Sara Poggioni. La gara rievoca la situazione sociale che si viveva a Passignano nel 1800.
Come ancora oggi accade in molti paesi sono le donne che preposte ad assicurare l'approvvigionamento idrico della famiglie. Con le loro brocche posate sul capo andavano a prendere l'acqua al lago, ma dovevano anche stare attente ai briganti che, da sempre, hanno soggiornato sul Lago Trasimeno. Ecco quindi che le donne dovevano essere dotate di grande equilibrio (per portare la brocca) e velocità (per scappare dai banditi) e poter quindi rientrare in fretta nella rocca con in testa la brocca piena d'acqua.
La sfilata storica- Oltre 120 figuranti hanno sfilato in costume d’epoca domenica dalle 16 sfidando il caldo per poter mettere in scena dei quadri storici quest’anno ispirati alla terra. A trionfare , ricevendo il premio per la miglior sfilata il Rione Oliveto.
I fuochi d’artificio- Sono stati ben due gli spettacoli pirotecnici offerti nell’arco della sottana, il primo “L’incendio del Castello” che doveva tenersi lunedì era stato rimandato a causa del maltempo e si è tenuto mercoledì con un immenso successo di pubblico (vedi video). Poi domenica sera a mezzanotte il sipario sul Palio edizione 2012 si è chiuso con i fuochi sparati sul lago e una grande emozione per gli spettatori.
La storia- Il Palio delle Barche rievoca l’ultimo atto delle ostilità tra le nobili famiglie perugine dei Baglioni e degli Oddi, una sanguinosa battaglia che vide nel 1495 Passignano al centro delle operazioni militari, quando, un piccolo esercito della famiglia Oddi dovette fuggire, barche in spalla, dal castello, inseguito dalle milizie dei Baglioni e dei Della Corgna. L’ultima domenica di luglio i quattro Rioni del Paese, il Centro Storico, Il Centro Nuovo o Centro Due, l’Oliveto e il San Donato, si affrontano in una competizione che prevede tre fasi. Nella prima le barche dei Rioni si sfidano in acqua sino a giungere al pontile del paese. Da qui barche in spalla inizia la velocissima corsa, quasi tutta all’interno del centro storico, con un tragitto tortuoso e difficile tra viuzze ripide e scalinate. Ritornati al molo i concorrenti riprendono poi la via del Lago per concludere la gara. Durante la settimana precedente i Rioni del Paese organizzano taverne nelle quali i visitatori possono degustare piatti tipici del Trasimeno e dove vengono intrattenuti con spettacoli e rappresentazioni storiche in costume. Dal Lunedi al Giovedi si svolgono le prove dei singoli Rioni partecipanti alla gara mentre il Venerdi viene disputata la Prova Generale. Il Sabato sera i Signori dei Rioni si incontrano in piazza per il Lancio della Sfida. Il Rione che detiene il Palio sfida gli altri ad una nuova gara.
I Rioni- Quattro Rioni rappresentano le quattro aree del Paese, il Centro Storico, Il Centro Nuovo o Centro Due, l’Oliveto e il San Donato, si affrontano nella competizione del Palio.
I Rioni animano con differenti iniziative, tra goliardia e tradizione, la manifestazione del Palio delle Barche. Il Rione Centro Storico, che si estende lungo le rive del Trasimeno dal ponte delle Masse fino agli ex stabilimenti SAI, è il nucleo della vita e della “movida” Passignanese.
La splendida vista del lungolago ammantato dai vessilli bianco-rossi è dominata dalla “Torre dell’Orologio” e dalla Rocca, che “risuona” ancora degli scontri fra le famiglie Oddi e Baglioni.
La nobile Carpa del Trasimeno, la Regina, simbolo del Rione, infonde nei cuori la voglia di afferrare la vittoria nel Palio, ma anche il piacere di stare insieme facendo crescere il nostro paese organizzando eventi nel corso di tutto l’anno. Il rione centro due è contraddistinto dai colori Bianco e Azzurro il rione si estende nella parte nuova del paese, dei nuovi insediamenti urbani del dopoguerra, a differenza degli altri rioni che nascono attorno ad agglomerati precedenti.
Forte del suo essere nuovo e pieno di giovani il Rione ha segnato la vita del Palio fin dai primi anni realizzando una serie indimenticabile di quattro vittorie consecutive. Il rione Oliveto, contraddistinto dai colori bianco e verde e rappresentato dal pesce “capitone”, è il rione più ad ovest di Passignano e comprende l’area che va dalla zona industriale a via dei mandorli, via che lo separa dal rione centro due. Cinque le vittorie conquistate dall’Oliveto che, tra gli altri, si è aggiudicato il primo Palio delle Barche disputato nel lontano 1984. Il Rione Oliveto, oltre che per i suoi deliziosi spiedini all’olivetana (per l’appunto!), è molto apprezzato per la tradizionale Festa della Befana (tutti i 6 gennaio); per l’Ottavario, la ritrovata festa che si svolge nel cortile della Chiesa della Madonna dell’Oliveto in occasione della Domenica dopo Pasqua; per il Gruppo di Danzatrici Medievali (eredi delle splendide majorettes olivetane che hanno incantato le folle degli anni Ottanta). Il rione San Donato è contrassegnato dai colori Rosso e Blu ed il pesce simbolo è il più luminoso del lago Trasimeno: il Persico Sole, comunemente conosciuto come “Gobbo”.
Rione più ad Est di Passignano, si estende da San Vito al ponte delle Masse, luogo di divisione con il rione Centro Storico. E’ il più anziano dei quattro, in quanto, già dai primi anni ’70, si è riunito per organizzare e realizzare la Festa della Madonna del Carmine. Da quest’esperienza, nei primi anni ’80, un gruppo di giovani del posto, che non avevano un vero e proprio punto di ritrovo, costruiscono e danno vita al Circolo di San Donato, attuale sede del rione. Ben 12 sono le sue gloriose vittorie, in 27 edizioni del Palio delle Barche, conquistando anche il record dei trionfi consecutivi (dal 1993 al 1997).
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