Inaugurato a Terni, con il finanziamento della Fondazione Carit, il progetto della San Vincenzo de’ Paoli, “Fratelli di culla”, un servizio di comodato gratuito di 31 carrozzine e passeggini. All’Emporio Bimbi di via Pascoli, Roberto Reale, neo presidente diocesano della San Vincenzo de’ Paoli, Antonella Catanzani, responsabile dell’Emporio Bimbi, e Maria Giulia Bittarelli, presidente della mini conferenza Santa Maria del Rivo, hanno consegnato ad alcune mamme assistite dall’associazione le carrozzine e i passeggini che potranno utilizzare per un periodo di almeno sei mesi.
La pandemia, purtroppo, ha scatenato un aumento impressionante della povertà. Infatti, dallo scorso anno, l’Emporio Bimbi ha registrato un incremento di richieste del 19%, nonché un peggioramento della situazione economica nei casi già seguiti. Un pensiero rivolto ai più fragili, dunque, alle ragazze madri, alle famiglie straniere che non possono disporre delle attrezzature necessarie alla crescita dei propri figli.
La fornitura di carrozzine e passeggini, inoltre, assume particolare rilievo, poiché, per chi non possiede automobili e non può contare sul sostegno di parenti o amici, il passeggino si configura anche come mezzo di trasporto per la spesa o altri oggetti pesanti.
«In alcune famiglie – dichiara Antonella Catanzani – se è difficile reperire quanto necessario nella quotidianità, provvedere ad una esigenza straordinaria, quale può essere il corredo di attrezzature in occasione di una nascita, diventa un problema non risolvibile senza un aiuto esterno”. Molto spesso, non avere la possibilità di provvedere al necessario per i propri bambini causa, nei genitori, uno spiacevole senso di frustrazione e inidoneità. “Pertanto – continua – scopo dell’Emporio Bimbi è dare a tutti, soprattutto ai più piccoli, le stesse possibilità di accesso ad una vita serena, fornendo beni e servizi essenziali”, utili, fra l’altro, ad attenuare il più possibile le disuguaglianze sociali.
Il progetto, oltre che fornire assistenza a donne sole e a mamme in gravi ristrettezze, si propone di migliorare la cultura del riciclo, vantaggiosa sia per il risparmio di risorse economiche sia per la salvaguardia ambientale. Ma l’acquisizione più meritoria, forse, è l’intenzione di favorire l’integrazione di quanti sono emarginati dalla società per differenze socio-economiche e scarsità di educazione, cercando, addirittura, di stimolare l’attenzione alla conservazione di un bene che è di tutti.