In manette per amore. Non andava a trovare la moglie e i figli da oltre un anno, da quando era stato arrestato nell’ambito di una operazione che ha stroncato un giro di truffe su internet, per questo la moglie minacciava di lasciarlo. E’ così che un giovane di origini tunisine, terminate le misure cautelari ha chiesto agli uffici della procura di riavere il suo passaporto. Il ragazzo scalpitava, i tempi della giustizia troppo lunghi per chi aveva paura di perdere l’amore.
E così, trepidante, incapace di aspettare questo passaporto che non di trovava, essendogli stato ritirato al momento dell’arresto, ha deciso di infrangere la legge e s’è comprato un documento falso. Un reato. Molto grave. Così gli agenti della questure di Perugia in servizio all’aeroporto di Sant’Egidio mentre stava per imbarcarsi su un volo per Londra. Ad una prima disanima del documento hanno subito capito che qualcosa non andava. Ulteriori accertamenti e in poco tempo la verità è venuta fuori. Oggi il giovane difeso dall’avvocato Antonio Cozza è stato giudicato in direttissima. Il giudice Noviello ha disposto che tornasse in libertà in attesa della definizione del processo a suo carico.