Parto naturale da record al reparto di ostetricia e ginecologia di Spoleto. Nella mattinata di martedì, infatti, è venuto alla luce un bimbo di quasi 5 chili e mezzo, 5,480 kg per l’esattezza. Un evento praticamente unico. Il parto è andato benissimo: la mamma, una spoletina di 32 anni, assistita dal personale guidato dal primario Fabrizio Damiani, è stata bravissima. E sia lei che il piccolo sono in ottima salute e presto potranno tornare a casa dal resto della famiglia e dai fratellini. La donna era infatti alla sua quinta gravidanza ed aveva qualche timore vista la grandezza del bimbo. Tutto però è andato per il meglio ed il parto è stato naturale, senza bisogno di intervenire chirurgicamente con un cesareo.
Il reparto di ostetricia e ginecologia del San Matteo degli Infermi si conferma quindi come un’eccellenza soprattutto per il parto naturale. Donne da tutta l’Umbria arrivano a Spoleto ad esempio per fare il parto (ma anche solo il travaglio) in acqua, uno dei fiori all’occhiello dell’ospedale cittadino. Ma qui è soprattutto incoraggiato il parto naturale, tanto che gestanti dal resto della regione scelgono il San Matteo per evitare un cesareo dopo magari averne subito già uno (in gergo Vbac) oppure in caso di gemelli. E nella città ducale è anche possibile il Lotus birth, la pratica che non prevede il taglio del cordone ombelicale dopo la nascita ma il suo distacco naturale, con il bambino che continua a nutrirsi dalla placenta anche dopo il parto.
La professionalità del personale del San Matteo degli Infermi viene confermata anche dall’aumento del numero di nascite registrato finora. Al momento sono infatti un centinaio in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una bella gratificazione per il personale medico e paramedico impegnato ogni giorno.
Intanto sull’ospedale e sul reparto di ostetricia si registra l’intervento del Movimento 5 stelle. Di seguito la nota. “Quale che sia il risultato dell’integrazione, pardon razionalizzazione, dei servizi ospedalieri umbri, il M5S Spoleto tiene a ribadire la sua ferma posizione sul punto nascita di Spoleto, nei confronti del quale non retrocederà di un millimetro rispetto alla volontà, non solo di supporto, ma anche e soprattutto di rilancio. È importante chiarire che, se da un lato abbiamo appoggiato la forma, cioè quella di coinvolgere dei tecnici nel processo di individuare un futuro per i due ospedali di Spoleto e Foligno, non per questo ne condivideremo per forza la sostanza. Siamo presenti nelle riunioni con i “saggi” anche allo scopo di vigilare e informare. Attendiamo quindi con ansia le mosse politiche della giunta Cardarelli sul fronte sanità, che vadano oltre i contenuti vagliati dai tecnici. Ancora più celermente ci aspettiamo sia approvata la nostra mozione per il sostegno e il rilancio del punto nascite. Punto nascite che ogni giorno dimostra, non solo di avere tutte le carte in regola per definirsi un’eccellenza in tutta la regione Umbria, ma che per le sue specificità e specializzazioni è anche un’alternativa che va ad integrare quanto già presente sul territorio,e per questo scelto da sempre più donne fuori dal comprensorio spoletino. Manifestazione dell’interesse della politica e della società spoletina al sostegno del punto nascita sarebbe proprio quel parto analgesia per il quale ci battiamo da tempo e per il quale ci aspettiamo di vedere maggiori sforzi in suo favore anche da parte del sindaco e del vicesindaco“.
(aggiornato alle ore 18.30)