Ci sono anche i nomi di Leonardo Bambini ed Enrico Cerbella, rispettivamente presidente ed ex allenatore dello Sporting Club Trestina, tra gli 11 indagati per frode sportiva, nell’inchiesta aperta dalla procura di Lucca a causa di 6 presunte partite truccate nella scorsa stagione di serie D (2018-2019).
Sotto la lente di ingrandimento del pm Aldo Ingangi, che ha depositato gli avvisi di conclusione dell’indagine, sono finiti soprattutto tre dirigenti del Viareggio: il presidente Sergio Lazzarini, il direttore sportivo Gianni Petrollini e il ds-allenatore Tommaso Volpi.
Quest’ultimi per cercare di “salvare” la propria squadra nelle zone basse della classifica, avrebbero provato a manipolare i risultati delle partite a loro favore, proponendo “accordi pecuniari” a dirigenti o tesserati delle squadre avversarie. Tentativo peraltro riuscito solo una volta una sei, che ha portato comunque all’inevitabile retrocessione in Eccellenza dei toscani.
Secondo quanto ricostruito dalla procura, infatti, i due trestinesi indagati sarebbero stati contattati dai dirigenti toscani per provare ad “aggiustare” il risultato di Trestina-Viareggio del 3 marzo 2019, vinto però dalla squadra di casa per 1-0. Stessa cosa sarebbe successa anche con un’altra squadra umbra, il Bastia, ma anche in questo caso il risultato del match è finito con una sconfitta, anche sonora (3-1), ai danni della compagine versiliese.
L’accusa per Bambini e Cerbella sarebbe quella di non aver denunciato il tentativo di combine proposto dal Viareggio. Entrambi, però, in queste ore hanno dichiarato la loro “totale estraneità ai fatti“, annunciando inoltre che si tuteleranno nelle apposite sedi.