Perugia

Partite e serie tv pirata, computer al setaccio in cerca di altri utenti e complici

La polizia postale sta vagliando i cinque computer sequestrati al 46enne, residente a Perugia, indagato nell’operazione sullo streaming pirata, partita dalla Sicilia ed estesasi a mezza Italia. In tutto sono 70 le persone indagate, a vario titolo, perché considerate componenti dell’organizzazione che offriva abbonamenti illegali per vedere partite di calcio, film e serie tv dalle piattaforme Sky, Dazn, Netflix e Amazon Prime attraverso accessi pirata, a costi che variavano da 10 a 20 euro al mese per l’access senza limiti.


Streaming pirata,
ecco cosa rischiano gli utenti


La polizia postale ha già fatto sapere che oltre alle 70 persone indagate si stanno controllando le posizioni dei circa 900mila utenti, che rischiano pesanti multe ed una denuncia penale.

Ed altri profili a cui erano intestati gli abbonamenti privati potrebbero emergere dai computer sequestrati agli “agenti” dell’organizzazione, tra cui appunto il 46enne perugino. Che forse era coadiuvato da alcuni collaboratori, che prendevano una percentuale sugli abbonamenti venduti. E veicolati attraverso un canale Telegram.