di Francesco Balucani
Termina con un deludente 2-1 per la squadra di casa – il Martina Franca – il primo match di campionato del Foligno Calcio. Con quelle di ieri pomeriggio, le reti subite dal reparto arretrato biancoazzurro ammontano a otto, troppe per un team che ambisce ad orizzonti ben più luminosi e vittoriosi. Petti e Barbetta sono già sotto accusa, ma non dobbiamo dimenticare l’ammonimento di Roberto Damaschi: “Ci vuole pazienza”.
La squadra è giovane e neo-assemblata, quindi ottenere dei risultati potrebbe voler dire rinunciare alla partenza col botto, che in ogni caso non c’è stata – ormai è chiaro.
Durante l’arco del primo tempo i falchetti sono sembrati spenti, come sottomessi al gioco spumeggiante di Del Core e Mangiacasale, autore, quest’ultimo, di una doppietta personale. Dopo qualche secondo i padroni di casa passano subito in vantaggio con un’azione rocambolesca conclusa col gol e il raddopio giunge in prossimità del fischio che avrebbe mandato tutti a bere un tè caldo. L’unico ricordo felice di questi primi 45 minuti è la traversa di Gaeta – il migliore dei biancoazzurri – rimediata su calcio di punizione poco dopo l’avvio. Il secondo tempo vede la situazione cambiare, anche se non in maniera incisiva. L’ingresso di Menchinella e Gesuele danno un po’ di respiro alla formazione di Tedesco e, in linea di massima, la partita sembra riequilibrarsi. Il Martina Franca tenta di gestire il risultato, mentre i falchetti le provano tutte per recuperare lo svantaggio. Al 21’ Gesuele tenta la botta dalla distanza mancando lo specchio della porta di un nulla e cinque minuti più tardi Gaeta accorcia le distanze, insaccando la sfera alle spalle del portiere nel bel mezzo di un’azione confusa, come solo una punta di ruolo riesce a fare. Ora il falco sembra aver recuperato quel brio che potrebbe significare ‘pareggio’ e al 37’ arriva la prima delle due espulsioni per i padroni di casa. Bagaglini, sbagliato il tempo su lancio lungo, atterra Balistreri indirizzato in porta. La punizione che ne deriva vede nuovamente la sfortunata opposizione della traversa, dopo deviazione del portiere Leuci. La squadra ospite ora ci crede e costringe il reparto difensivo avversario all’arretramento. Sessanta secondi prima dello scadere dei minuti regolamentari, Scarsella viene espulso per somma di ammonizioni, lasciando i suoi in nove. L’ultima occasione per il Foligno arriva al 49’ per opera del solito Gaeta, ma la conclusione esce di poco alla destra di Leuci. Niente da fare dunque. Il triplice fischio sancisce la chiusura di un match strano e paradossale. I falchetti sono sembrati – almeno nella seconda metà della partita – nettamente superiori all’avversario, ma per colpa di qualche insolita stregoneria, i punti non sono arrivati. La squadra si è svegliata tardi e non ha fatto in tempo ad ultimare il recupero. Evidentemente, il rodaggio previsto dai vertici biancoazzurri non è ancora giunto a conclusione e dopo tre partite ufficiale la vittoria rimane un miraggio, una bottiglia di spumante che non vuole stapparsi.
Riportiamo quanto detto dal tecnico dei falchetti Giovanni Tedesco al termine del match: “ Sapevamo che il Martina Franca aveva tanto entusiasmo e sotto questo aspetto ho avvisato i ragazzi, però gli avversari sono scesi in campo con il giusto aproccio per vincere una gara e, nonostante un buone secondo tempo, il risultato credo sia giusto. In ogni caso sono contento dell’atteggiamento della squadra nel secondo tempo. Probabilmente, anzi sicuramente, avrò sbagliato qualcosa io. Dobbiamo poi considerare che il Martina aveva fame, è stato bravo e ha vinto con merito. Io sono contentissimo dei miei calciatori, però se non cambia l’approccio alla partita, e se non abbiamo quell’umiltà di correre per gran parte del match il campionato non lo vinci. Comunque ripartiamo dal secondo tempo di oggi. Mi assumo le mie responsabilità per il primo e da martedì mi rimetterò a lavorare con più entusiasmo di prima”.