Ancora tempo di bilanci e di numeri che assumono una valenza politica per la presidente Donatella Tesei. Ma se in Consiglio regionale, nella sua relazione sullo stato di attuazione del bilancio di mandato, la governatrice ha rivendicato i risultati dell’azione della sua Giunta, prestando anche il fianco alle critiche dell’opposizione su temi caldi quali quello della sanità, su cui anche all’interno della maggioranza ci sono state fibrillazioni, quello delle partecipate è un dossier rimasto sempre sulla sola scrivania della presidente. Che ha tenuto per sé la delega alle partecipate. Consapevole che su di esse è facile scatenare gli appetiti dei partiti. E che, per impatto sui conti della Regione e qualità dei servizi offerte, è questa la partita su cui si può misurare, anche nel breve periodo, l’operato della sua amministrazione.
D’altra parte le ristrettezze dei fondi da destinare alle partecipate e il vento dei tagli ( dietro la parola “razionalizzazioni”) che spira nel Paese da qualche anno, pur restringendo gli ambiti di manovra, ha facilitato una serie di riforme che negli anni hanno incontrato tante resistenze in un sistema di potere, quello appunto dentro e intorno alle partecipate, che in qualche caso ha preso una via tangente che l’ha portato in un’orbita gravitazionale ben distante da quella di Palazzo Donini.
Che le partecipate regionali siano tutte in attivo è già una notizia. Perché se da un lato le ristrettezze di cui sopra hanno imposto diete ferree, dall’altro è anche vero che in certi casi il risultato non appariva scontato, visti i chili che si portavano dietro. Oltre alla dieta, era necessario che si mettessero a correre, tutte.
Vediamo, numeri alla mano, i risultati di dieta e corsa.
L’Agenzia forestale regionale amministrata da Manuel Maraghelli occupa 347 operai, affiancati da stagionali. I lavori commissionati dagli enti pubblici sono passati da 36 a 41. Più lavoro si prende e più – con le economie di scala – si può aumentare la produttività, non certo sui livelli del settore privato. E allora, ci si è spostati anche sul fronte della prevenzione degli incendi boschivi (intercettando per questo risorse nazionali) e realizzazione delle piste ciclabili naturalistiche. In attesa dei fondi del Pnrr per la valorizzazione dei comparti irrigui.
Il ruolo della società gestita da Marcello Serafini è stato parzialmente modificato, con l’introduzione della divisione a supporto dell’istruttoria delle domande del Programma di Sviluppo Rurale. Con 20 nuove assunzioni, che portano a 49 il numero dei dipendenti. Perché oltre alla cura dimagrante, a volte c’è anche bisogno delle bistecche.
L’ultima azione della Fondazione presieduta da Fausto Cardella sono stati i 120mila euro erogati a un centinaio di famiglie in difficoltà nel pagamento delle bollette di luce e gas. Bella iniziativa, ma con pochi soldi visto il fabbisogno, le critiche espresse. E la ristrettezza delle risorse finanziarie è proprio il nodo che limita l’attività di questa Fondazione.
Dopo aver ridotto i costi, l’Agenzia Umbria Ricerche del prof. Campi ha perseguito attività di ricerca e analisi socio-economica. E’ da lì che provengono molti dei dati con cui la Giunta poi replica alle critiche delle opposizioni.
Nessuno sfratto, nonostante le difficoltà economiche, per gli alloggi popolari. Per un’Azienda per l’edilizia residenziale che nel primo semestre di quest’anno, rispetto al triennio 2019-21 ha contenuto del 7,8% i costi sul valore di produzione e dell’8,2% i debiti finanziari sul patrimonio netto.
L’attivazione di Partenariati Pubblici Privati consentirà un “booster” di occupazione di 825 lavoratori per un anno.
Nell’ultimo quinquennio – quindi a cavallo tra le due amministrazioni regionali – Arpa ha realizzato un incremento consistente dell’utile di esercizio. Si è operata una redistribuzione del peso del personale, investendo di più sul personale tecnico, in coerenza con il ‘core’ dell’Agenzia. Sono state incrementate tutte le attività di controllo e di vigilanza ambientale. Nell’anno in corso proseguirà il rinnovo di attrezzature da laboratorio e dell’autoparco. Arpa Umbria ha ottenuto un finanziamento di oltre 763mila euro, fondi Pnrr, per la mobilità sostenibile.
Fra i progetti, anche la realizzazione di una stazione di ricarica per vetture elettriche (Hpc) accanto alla sede Arpa a San Sisto di Perugia, dove fare un pieno di energia in 20 minuti, che verrà messa a disposizione della comunità.
In attesa del bilancio di pubblico e critica sull’edizione in corso (ad oggi sono 24.500 i biglietti venduti) sembra aver trovato il ritmo giusto, dal punto di vista finanziario, anche la Fondazione Umbria Jazz del presidente Gian Luca Laurenzi. Che dopo aver azzerato i debiti pregressi paga oggi i propri fornitori a 60-90 giorni. Le aziende del settore ringraziano, tanto più di questi tempi.
Dal gennaio al giugno 2022 i corsi di formazione organizzati a Villa Umbra del padrone di casa Marco Magarini Montero sono aumentati del 15%. Incrementato anche il numero dei corsisti (14mila, + 20%), gli investimenti (300mila euro, + 30%) e il volume di attività (1,5 milioni di euro, + 20% con proiezione di 3,5 milioni di euro a fine anno). È la miglior Scuola italiana nel settore della formazione pubblica per risultati di costumer satisfaction (+10% nei primi sei mesi dell’anno).
Ora ha un compito: traghettare la pubblica amministrazione umbra, classe dirigente compresa, verso il digitale, con il progetto della nuova Accademia 4.0.
I navigator legati al Reddito di cittadinanza non verranno confermati. Però i Centri per l’impiego, dopo le 17 stabilizzazioni dello scorso anno, si apprestano ad accogliere altri 92 addetti (le prove concorsuali preselettive si concluderanno a luglio) per arrivare a 315 dipendenti. Nella speranza che questi non siano gli unici posti di lavoro legati ai Centri per l’impiego.
In soccorso arriva la tecnologia: grazie alla collaborazione fra Ocse e Arpal Umbria, l’Umbria è la prima regione in Europa a prevedere l’utilizzo di modelli basati sull’intelligenza artificiale e i big data per analizzare la domanda di competenze sul territorio, allineare l’offerta formativa ai fabbisogni espressi dalle imprese e colmare il mismatching tra domanda e offerta di lavoro.
Una delle partite più spinose. L’accordo sottoscritto lo scorso ottobre ridefinisce i rapporti con le banche. Il trasferimento, da parte della Regione, delle funzioni di Agenzia Unica per la Mobilità ed il Trasporto Pubblico Locale a Umbria Tpl e Mobilità S.p.A. apre una nuova pagina, in attesa della gara per il trasporto pubblico su gomma che verrà bandita entro l’anno. A settembre previsto il trasferimento nella sede storica della stazione di Sant’Anna a Perugia, al termine di un’estate di critiche per i tagli alle linee.
L’aeroporto sembra finalmente decollare, nonostante pandemia e guerra non offrano il contesto migliore per viaggiare. Eppure c’è voglia di vacanza. Lo dimostra il +90% di passeggeri fatto registrare a giugno rispetto al periodo pre-pandemia.
L’aeroporto umbro – gestito dal presidente Panato e dal direttore Solimeno – è secondo in Italia, su 45, per livello di crescita dei passeggeri nei primi sei mesi dell’anno.
L’efficientamento dei conti della sanità umbra passa anche – come ha riconosciuto la stessa Tesei martedì in Aula – dal miglioramento della spesa farmaceutica e degli acquisti. Un ruolo centrale per far quadrare i conti è quindi quello di PuntoZero, la società nata il 1° gennaio dalla fusione per incorporazione di Umbria Digitale s.c.a r.l. in umbria salute e servizi s.c.a r.l., affidata all’amministratore unico Giancarlo Bizzarri.
Ai servizi tecnologici che passano per PuntoZero è legato anche il successo della rivoluzione in sanità attesa con il nuovo Piano sanitario. Le prenotazioni delle vaccinazioni anti Covid sono state un banco di prova importante e non sempre tutto è filato liscio.
Per migliorare i servizi alla società sono state fatte 135 nuove assunzioni. Da luglio al via la dematerializzazione delle ricette farmaceutiche. Dal 15 luglio, inoltre, sarà possibile procedere online al cambio del medico di medicina generale.
La presidente Tesei era convinta che il polo di Bastia Umbra fosse utilizzato al di sotto delle sue possibilità. Per questo con il presidente Stefano Ansideri ha spinto perché, accanto al consolidamento del calendario espositivo, fossero inseriti anche eventi convegnistici al di fuori dello stretto settore fieristico, in grado di assicurare grandi numeri. Con l’indotto per il territorio – anche a fini turistici – che ne consegue, considerando che siamo alle pendici di Assisi.
La creazione di un polo fieristico più moderno è uno dei tre obiettivi che Tesei si pone per il futuro. Con idee progettuali che saranno portate in Giunta già a settembre.
Da tempo se ne parla, ma il passo era stato sempre rinviato. Ora la maggioranza sembra intenzionata ad arrivare alla fusione tra Gepafin e Sviluppumbria, per creare la super Agenzia economica. Per “un nuovo e più potente sistema di sostegno alle imprese – spiega la presidente Tesei, anticipando l’avvio della discussione a settembre – che probabilmente dovranno affrontare mesi difficili”.
Un’Agenzia che, una volta creata, porterà a rivedere anche il ruolo di alcuni Assessorati, a cominciare da quello dello Sviluppo economico. Sempre più fulcro di strategie e sempre meno soggetto gestore delle misure.
E con la smania di rimpasto che da tempo anima alcuni partiti della coalizione, mettere mano a questa partita potrebbe creare un effetto domino anche nell’esecutivo.
Intanto, Sviluppumbria e Gepafin arrivano alla promessa di matrimonio in salute. La società di Michela Sciurpa con un valore di produzione di 8,1 milioni di euro (+7,5% rispetto all’ultimo anno). E con 39 attività – tra bandi e progetti – gestiti nel 2022.
Gepafin si è trovata a gestire, tra le altre partite, l’erogazione dei finanziamenti a valere sui bandi regionali destinati al contrasto dell’emergenza sanitaria. Erogati 84 finanziamenti, per un totale di 6 milioni di euro (36,7 milioni dal 2020).
Per il secondo semestre si prevede di raggiungere il pieno utilizzo di tutte le risorse assegnate tramite l’erogazione di ulteriori euro 4,5 milioni circa di nuovi finanziamenti.
Sono anche iniziate le attività di istruttoria delle domande di remissione del debito (trasformazione di una quota del finanziamento in contributo a fondo perduto); complessivamente, l’importo massimo delle remissioni del debito potenzialmente attivabili nel 2022 (erogazioni Re-Start del 2020 ed erogazioni Re-Commerce / Smart Small / Smart Medium / Re-Start-93 del 2021) ammonta ad euro 15,3 milioni e richiederà il perfezionamento dell’attività di istruttoria su n. 1.657 pratiche; tale attività porta quindi ad euro 25,8 milioni il totale delle risorse finanziarie movimentate a valere sui bandi regionali per l’emergenza sanitaria.
Eliminato il “rosso” dai bilanci economico-finanziari, Tesei prova ad alzare l’asticella sui bilanci sociali delle partecipate. Ipotizzando, per alcune, la trasformazione in società benefit. Uno studio in questo senso approderà presto sul tavolo della Giunta.